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QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
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svolge con gli insegnanti attività indi-
rizzate ai ragazzi, dalla scuola prima-
ria alla scuola secondaria, in partico-
lare nel campo della didattica delle
scienze.
Nell’area della
psicopedagogia
cite-
rò il Laboratorio di psicologia dell’i-
struzione, coordinato dalla prof.
Lucia Lumbelli, ed il gruppo di lavo-
ro sui “Testi scientifici al microsco-
pio”. È in fase di definizione un pro-
getto della prof. Marina Sbisà sugli
impliciti e la comprensione del testo.
Ritengo infine molto significativo e
nuovo un progetto interdisciplinare
per un approfondimento dell’inse-
gnamento dell’educazione civica,
coordinato dalla prof. Ermenegilda
Manganaro.
Voglio ricordare, infine, last but not
least, il
Progetto Lauree Scientifiche
Orientamento degli studenti e forma-
zione degli insegnanti - biennale, che
è stato lanciato nel 2005 dal MIUR in
collaborazione con la Confindustria e
con la Conferenza dei Presidi di
Scienze. Esso mira precisamente ad
aumentare il numero degli iscritti e
dei laureati ai corsi di laurea delle
cosiddette hard sciences, le scienze
dure, cioè Matematica, Fisica e
Chimica, quelle in cui la situazione,
in base ai dati che abbiamo degli ulti-
mi anni, è particolarmente difficile.
Nelle tre aree presso l’Università di
Trieste i coordinatore sono il prof.
Marco Budinich per la Fisica, il prof.
Roberto Rizzo per la Chimica e la sot-
toscritta per la Matematica. E anche
su questo tornerò. Questi sono dun-
que alcuni dei progetti che rientrano
sotto l’egida del CIRD.
Mi è stato chiesto di presentare in
questa occasione una
buona pratica
tra tutte quelle che vengono portate
avanti nel campo della formazione e
della diffusione della cultura scienti-
fica dall’Università di Trieste. La
buona prassi che voglio presentare è
la progettazione congiunta
svolta da
gruppi di lavoro in cui operano insie-
me docenti universitari e insegnanti
di scuola superiore. Questo tipo di
lavoro di progettazione congiunta è
stato sperimentato negli ultimi anni
dal Nucleo di Ricerca Didattica in
matematica, che ho citato prima, per
la serie di manifestazioni “La
Matematica dei Ragazzi-Scambio di
esperienze tra coetanei” che si svolge
ogni due anni dal 1996 ed è stato
finanziato, con contributi più o meno
sostanziosi negli anni, dal MIUR, dal
CNR e dalla Regione Friuli Venezia
Giulia. Inoltre quest’anno questo tipo
di prassi è stata adottata nel citato
progetto Lauree Scientifiche, che
gode anch’esso di un sostegno abba-
stanza sostanzioso da parte del
MIUR, ed è stato co-finanziato in
maniera piuttosto generosa dal-
l’Università di Trieste e da varie scuo-
le, sia della nostra regione, sia scuo-
le italiane in Croazia e Slovenia.
Mi soffermerò ora brevemente su
questi due progetti, in cui la prassi
della progettazione congiunta è
stata sperimentata e portata avanti e
si è dimostrata particolarmente effi-
ciente.
“La Matematica dei Ragazzi” è un
meeting di matematica tra ragazzi di
ogni ordine di scuola, sia primaria
sia secondaria. Si svolge in un istitu-
to scolastico. Non è organizzata in
conferenze, ma in attività di labora-
torio di matematica che si svolgono
contemporaneamente in aule diver-
se. Vi partecipano classi di “relatori”
e classi di “visitatori”, che sono sem-
pre ragazzi. Le classi di “relatori” si
preparano a questo meeting nel
corso dell’anno scolastico, natural-
mente sotto la supervisione dei loro
insegnanti. Poi ogni classe di “relato-
ri” riceve le classi di “visitatori”, una
alla volta, e lavora con loro per un
certo tempo (circa 20-25 minuti).
Queste classi di visitatori possono
essere ragazzi di pari età, o anche
più piccoli o più grandi, e il livello
della presentazione è tagliato volta
per volta su misura, anche sulla base
delle domande rivolte dagli ospiti.
Ho voluto qui raccogliere alcune
immagini dalle precedenti edizioni
della “Matematica dei Ragazzi”.
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