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QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
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I CENTRI DI INFORMAZIONE
CONSULENZA (CIC)
NELLA PROVINCIA DI TREVISO
UN MONITORAGGIO DELLE ATTIVITÀ, A.S. 2003-04
Maria Grazia Bernardi
partire dal compito
della prevenzione primaria
questi Centri hanno
progressivamente ampliato
la loro funzione,
polarizzando attorno
alla loro organizzazione
gran parte dei progetti
di educazione alla salute
e di promozione dello
“star bene” a scuola
A
PREMESSA
Le considerazioni esposte derivano
dall’analisi dei dati forniti da un
monitoraggio che rientra all’interno
di una ricerca più ampia in cui si
sono messe a confronto le percezio-
ni di studenti e docenti con alcuni
indicatori di processo. Si sono uti-
lizzati i risultati per riesaminare, in
forma partecipata con i diversi
“attori” coinvolti, le opzioni di
fondo che ispirano le modalità
organizzative dei CIC, le procedure
attivate, il livello d’integrazione con
gli altri servizi della scuola e del ter-
ritorio. La stessa scheda di monito-
raggio è stata realizzata in forma
partecipata, coinvolgendo nella ste-
sura i docenti CIC e operatori
ULSS.
FUNZIONI
E CARATTERISTICHE
DEI CENTRI
DI INFORMAZIONE
E CONSULENZA
Le azioni promosse dai CIC sono
varie e sono rivolte a tutte le com-
ponenti della scuola. Molto sche-
maticamente i campi di intervento
possono così essere descritti:
• Azioni di informazione
: consi-
stono nella diffusione di mate-
riale informativo inerente a ini-
ziative di prevenzione, nella
pubblicizzazione dei servizi
sanitari/educativi presenti nel
territorio, nella realizzazione di
iniziative di formazione rivolte a
genitori su problemi educativi.
In alcune scuole, in collaborazio-
ne con i docenti che si occupano
di orientamento, si cura l’acco-
glienza degli studenti delle clas-
si prime e si forniscono informa-
zioni sul mondo del lavoro.
• Azioni di promozione
: prevedo-
no l’organizzazione di conferen-
ze e dibattiti su indicazione degli
studenti o dei docenti, convegni
e ricerche, laboratori di attività
per studenti, progetti di integra-
zione tra pari, forme di incenti-
vazione della relazione adole-
scente-adulto. In questo ambito
di lavoro, si verifica il passaggio
da un’ottica volta alla riduzione
dei fattori di rischio ad una di
incremento dei fattori protettivi
negli adolescenti.
• Azioni di consulenza
: prevedo-
no l’offerta di colloqui indivi-
duali o di gruppo come aiuto
alla soluzione di problemi perso-
nali o di gruppo (classe), soste-
gno a studenti che manifestano
bisogni di ascolto e che percepi-
scono o manifestano difficoltà
relazionali o di altro tipo. In que-
ste azioni si fa frequentemente
ricorso alle competenze dell’ope-
ratore ULSS che lavora in colla-
borazione con il CIC.
• Azioni di collaborazione interi-
stituzionale
: sono rivolte all’in-
vio dello studente o del genitore
ai servizi territoriali delle ULSS,
ai fini di una successiva presa in
carico. I servizi interessati non
sono solo i Ser.T, ma anche i
ASPETTI DI NORMATIVA E CONTESTO
Il DPR n. 309 del 1990 (ex Testo Unico delle leggi in materia di tossicodipendenza), che
regolamentava le modalità di svolgimento delle attività di prevenzione delle tossicodi-
pendenze negli Istituti superiori di secondo grado, ha dato l’avvio alla presenza dei
Centri di Informazione e Consulenza (CIC) in collaborazione con i Ser.T. delle ULSS di
riferimento:
“I centri possono realizzare progetti di attività informativa e di consulenza con-
cordati dagli organi collegiali della scuola con i servizi pubblici e con gli enti ausiliari presenti
sul territorio. Le informazioni e le consulenze sono erogate nell’assoluto rispetto dell’anonima-
to di chi si rivolge al servizio”, art. 106 del DPR n. 309 del 9 ottobre 1990”.
La successiva normativa ha confermato il ruolo di prevenzione primaria di questi cen-
tri e ha progressivamente ampliato la loro funzione, polarizzando attorno alla loro
organizzazione gran parte dei progetti di educazione alla salute e di promozione dello
“star bene” a scuola. Se l’approccio iniziale si configurava di tipo informativo-consu-
lenziale, sempre più la successiva normativa indicava azioni di tipo promozionale, di
valorizzazione delle iniziative promosse dagli studenti e di integrazione con gli altri
ambiti educativi.
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