qdo28 - page 53

53
QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
28
poi nel tempo a seconda delle
situazioni personali.
In riferimento al gruppo oggetto
dell’integrazione abbiamo avuto i
seguenti risultati:
- due utenti sono inseriti in un’at-
tività di “BORSE LAVORO”
finanziate dalla Provincia di
Roma (una persona è inserita in
una tipografia; l’altro in un’im-
presa di pulizia). La durata del-
l’attività è di 12 mesi con un
rimborso mensile di 300/400
Euro;
- un utente lavora part-time in un
negozio di informatica;
- un utente si è inserito presso un’
azienda edile, con mansione di
segretaria;
- due utenti sono ancora alla
ricerca di occupazione;
- un utente è inserito nel percorso
comunitario residenziale che
non prevede attività lavorativa
esterna alla struttura;
- un utente svolge attività saltua-
rie in collaborazione con le
agenzie per l’impiego tempora-
neo; oggi è di promotore com-
merciale per una nota azienda
di telecomunicazioni.
Il personale del C.O.L. ha visitato
la Comunità Terapeutica di Castel
Gandolfo, rendendosi così conto
del lavoro degli operatori e del
“processo esistenziale” che vive
l’utente per uscire dalla droga.
Gli operatori del C.T. hanno invece
conosciuto le attività che si svolgo-
no presso un centro di orientamen-
to al lavoro “sfruttandone” quelle
più funzionali per facilitare il rein-
serimento lavorativo degli utenti.
A conclusione vorremmo sottoli-
neare che l’integrazione di funzio-
ni orientative è possibile e necessa-
ria quando nasce come
relazione tra
persone
e non come interazione e
sviluppo di procedure. L’integra-
zione di funzioni orientative nasce
considerando il bisogno della per-
sona e si sviluppa quando altri,
attenti a leggere l’esigenza dell’uo-
mo, si mettono in comune per
rispondere al bisogno emerso.
Crediamo quindi, oggi più che
mai, sia necessario parlare di edu-
cazione dell’uomo onde porre le
basi per uno sviluppo sano della
società.
BIBLIOGRAFIA
AAVV,
Metalabor - supporto all’inte-
grazione tra sistemi
, Ed. CeIS, 2003.
Andriolo G., Consolini M.,
Proget-
tare l’accoglienza. Come organizzare
l’accoglienza e l’autoinformazione nei
servizi per l’orientamento
F. Angeli,
2000.
Consolini M.,
Laboratorio di orienta-
mento. Come organizzare percorsi
individualizzati attraverso servizi in
rete
, F. Angeli, Milano 2002.
Evangelista L.,
Professione orienta-
mento
, Casale Monferrato, 2005.
Grimaldi A. - ISFOL,
Modelli e stru-
menti a confronto: una rassegna sul-
l’orientamento,
Franco Angeli,
Milano, 2001.
Guichard J., Huteau M.,
Psicologia
dell’orientamento professionale
, Raf-
faello Cortina, Milano, 2003
Montedoro C. - ISFOL,
L’orienta-
mento degli adulti sul lavoro
, Franco
Angeli, Milano, 2001.
Montobbio E., Lepri C.,
Lavoro e
fasce deboli
, Franco Angeli, Milano.
Morin E.,
I sette saperi necessari al-
l’educazione del futuro
, Raffaello
Cortina, Milano, 2001.
Pombeni M. L. D’Angelo M. G.,
L’Orientamento di gruppo - percorsi
teorici e strumenti operativi
, Carocci
Roma, 1998.
Rogers C. R.,
La terapia centrata sul
cliente
, Martinelli, Firenze, 1970.
Sighinolfi M.,
Saper minimo sull’o-
rientamento
, Franco Angeli, Milano,
1998.
Ivo Spadoni
,
Pedagogista, funzionario dei servizi
di orientamento al lavoro
del Comune di Roma
Domenico Arzu
,
Pedagogista ed educatore
in programmi di recupero
per tossicodipendenti
CeI.S. di Roma
Orientamento e Società
1...,43,44,45,46,47,48,49,50,51,52 54,55,56,57,58,59,60,61,62,63,...80
Powered by FlippingBook