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QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
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dante della relazione con l’utente e
finalizzato all’analisi della doman-
da.
La gestione dell
’informazione strut-
turata
avviene sia con l’organizza-
zione di attività di gruppo denomi-
nate
Orientainforma
, in cui si ha
una connotazione eminentemente
informativa, sia in seminari temati-
ci quali quelli che promuovono la
creazione di nuova impresa (
orien-
tamento alla cultura d’impresa e aiuto
all’autoimpiego
), sia con l’aggiorna-
mento continuo della sala di auto-
consultazione al fine di fornire
all’utente informazioni esaurienti
sul percorso professionale, sugli
incentivi al lavoro, sulle procedure
di partecipazione e di candidatura
nel mercato del lavoro.
Un interessante campo di operati-
vità del centro è offerto dall’
infor-
mazione assistita
(
accompagnamento
al lavoro
), cioè da una serie di ope-
razioni coordinate di sostegno e
affiancamento nella ricerca di lavo-
ro.
Con l’
orientamento formativo
ci si
colloca in un’attività di secondo
livello che mira a promuovere la
persona con un approccio integra-
to tra formazione, orientamento,
inserimento professionale, accom-
pagnamento: nelle transizioni. “È
un’attività volta a far acquisire e
sviluppare competenze orientative
attraverso attività focalizzate sulle
scelte formative e professionali e
sulla loro messa in opera”
(Evangelista, 2005).
La relazione si fa più profonda e
significativa, le
informazioni
diven-
tano cognizioni per tessere mappe
del proprio mondo, il
colloquio
diventa lo strumento della relazio-
ne, il
bisogno
è il viatico alla proget-
tualità.
C
olloquio individuale di orientamen-
to
: fondato su una relazione d’aiu-
to, è lo strumento più valido al fine
di dotare il cliente delle chiavi di
lettura di sé e della sua realtà di
riferimento. Si può configurare
come un’intervista semistrutturata
finalizzata a costruire il profilo
professionale dell’utente sulla base
delle sue esperienze formative,
esperienze professionali, attitudi-
ni, propensioni, interessi, risorse,
disponibilità. Solitamente il risul-
tato finale è la stesura di un piano
d’azione razionale all’obiettivo
professionale, condiviso e validato
dall’utente.
Bilancio di competenze
: è una tecnica
che permette di rilevare, con
opportune schede/strumenti le
competenze tecnico professionali,
trasversali e sociali di una persona.
Sostegno e recupero motivazionale:
è
una importante funzione orientati-
va presente al COL. La motivazio-
ne è un elemento strategico della
scelta e del mantenimento di una
professione. Il sostegno punta al
recupero di quell’energia che eser-
cita un valore propositivo al rag-
giungimento dei propri obiettivi
personali e professionali.
Counselling orientativo:
l’operatore
interviene sul cliente attraverso
azioni che si pongono come obiet-
tivo lo sviluppo di strategie deci-
sionali per poter affrontare fasi di
cambiamento e di transizione.
L’intervento è strutturato in fasi
differenziate e finalizzate alla
presa d’atto ed allo sviluppo delle
risorse personali complessive.
Seminari di orientamento (Orientafor-
ma):
raggiunto il proprio progetto
professionale-personale, attraver-
so lo strumento orientativo del col-
loquio o di bilancio, l’utente deve
adottare specifici comportamenti
attivi per una ricerca di lavoro inci-
siva e fruttuosa. L’attività di orien-
tamento formativo seminariale de-
nominata
Orientaforma
si propone
di supportare l’individuo nella
promozione di una vera e propria
azione di marketing di se stesso,
offrendo al soggetto interessato la
possibilità, dopo aver acquisito
una buona conoscenza di sé e delle
proprie capacità, di acquisire com-
petenze orientative, e tecniche di
ricerca attiva di lavoro.
LE FUNZIONI
ORIENTATIVE
DELLA COMUNITÀ
TERAPEUTICA
La storia dell’attuale Comunità
Terapeutica per il recupero di
ragazzi tossicodipendenti è forte-
mente influenzata da due modelli
teorici: il modello americano e il
modello anglosassone. La struttura
di cui trattiamo integra il modello
“piramidale” (americano) e il
modello “aperto” (anglosassone)
al fine di sviluppare interventi
attenti al comportamento, all’a-
spetto emotivo e all’
assunzione di
responsabilità.
Nel modello americano, che nasce
sull’esperienza dell’ex-tossicodi-
pendente rispettando in pieno la
cultura americana (del Nord), l’or-
ganizzazione è fortemente pirami-
dale: iniziando dal grado più basso,
l’utente dimostrando affidabilità,
inizia il suo percorso di recupero.
Questo percorso privilegia un’at-
tenzione al comportamento: soltan-
to in alcuni gruppi si affrontano
situazioni emotive. Gli operatori
Orientamento e Società
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