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QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
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RISORSE PERSONALI NEI PROCESSI
DI TRANSIZIONE LAVORATIVA
di benessere psico-fisico durante il
periodo di disoccupazione (McKee-
Ryan, Kinicki, Song e Wanberg,
2005; McKe e-Ryan e Kinicki, 2002).
L’effetto che differenti strategie pos-
sono avere sul fronteggiamento del
periodo di disoccupazione è stato
studiato principalmente in termini
di impatto sulla probabilità di tro-
vare una nuova occupazione e sul
benessere psicofisico. Riguardo alle
possibilità di reinserimento lavora-
tivo, le strategie di
coping
centrate
sul compito, aumentando i compor-
tamenti di ricerca attiva del lavoro,
sembrano aumentare le probabilità
di ricollocamento (Kanfer, Wanberg
e Kantrowizt, 2001).
Riguardo all’impatto sul benessere
psico-fisico, come testimonia il
recente lavoro di metanalisi di
McKee-Ryan
et al.
(2005) la maggio-
ranza degli studi ha trovato un’asso-
ciazione tra strategie di
coping
cen-
trate sul compito e un maggior
benessere. Alcuni lavori però (Leana
e Feldman,1992; Warr, Jackson e
Banks,1988) testimoniano come colo-
ro che mettono in atto un maggior
numero di comportamenti volti alla
ricerca di un nuovo lavoro rischiano
un progressivo decremento del pro-
prio benessere in caso di prolungati
insuccessi.
OBIETTIVI
E METODOLOGIA
L’obiettivo di questo studio è dunque
quello di verificare se alcune risorse
personali di coping e una strategia
centrata sul problema possano aver
influenzato la partecipazione e gli
esiti dell’intervento
Proviamoci insie-
me
. In linea con quanto argomentato
dal modello di Aspinwall e Taylor
(1992), e approfondito da Wanberg
(1997), ci si aspetta che alcune risor-
se di natura personali, nello specifi-
co il
locus of control
interno riguardo
alla possibilità di trovare lavoro e
l’ottimismo inteso come l’anticipa-
zione di eventi positivi riguardanti
la sfera professionale, correlino con
l’utilizzo di strategie di
coping
cen-
trato sul problema, quali la ricerca
attiva di informazioni e gli sforzi di
canalizzazione dell’impegno nella
ricerca di una nuova informazione
(prima ipotesi H1).
Essendo insito nelle finalità del pro-
getto la volontà di fornire ai parteci-
panti strumenti per essere protago-
nisti attivi del processo di re-inseri-
mento lavorativo, si ipotizza che
coloro i quali mostrano livelli di
locus interno e ottimismo più eleva-
ti e preferiscono strategie di
coping
centrate sul problema, quali la ricer-
ca attiva di informazioni e la cana-
lizzazione dell’impegno nella ricer-
ca di opportunità lavorative, accol-
gano più favorevolmente l’opportu-
nità offerta e aderiscano al progetto
(seconda ipotesi H2). Infine, si inten-
de verificare se la
presenza
di più ele-
vati livelli iniziali di
locus of control
interno e ottimismo, di maggiori
comportamenti di ricerca attiva di
informazioni e di più forte canaliz-
zazione dell’impegno nella ricerca
di una nuova occupazione
influenza
l’esito
del percorso, in termini di pro-
babilità di reinserimento diretto sul
mercato lavorativo o inserimento in
un percorso di riqualifica professio-
nale (terza ipotesi H3).
Partecipanti e procedura
I destinatari del progetto sono 81
lavoratori della “De Longhi” che si
sono presentati agli incontri di pre-
sentazione del progetto
Proviamoci
insieme
, a seguito del recapito di
una lettera di invito e di un depliant
informativo. Si tratta per la maggio-
ranza di donne (80%). Ad eccezione
di tre persone che svolgevano ruoli
impiegatizi, il resto dei partecipanti
era occupato come operaio.
I dati riguardanti il titolo di studi
sono parziali, in quanto non è stato
possibile ricostruire questo tipo di
informazioni per coloro che non
hanno completato l’intero percorso
previsto dal progetto.
Tra i 62 disoccupati cha hanno
seguito integralmente il progetto, il
77% sono donne, il 6% possiede la
licenza elementare, il 47% la licenza
media, il 17 % una qualifica profes-
sionale e il 30 % un diploma di
scuola media superiore.
Strumento
Il questionario somministrato all’i-
nizio del percorso è stato costruito
ad hoc per l’autovalutazione delle
proprie risorse e strategie di fron-
teggiamento della transizione lavo-
rativa. Alle persone è stato chiesto
di rispondere esprimendo la pro-
pria valutazione sulla veridicità di
una serie di affermazioni, utilizzan-
do per ogni risposta una scala di
tipo Likert a 7 punti, compresa tra 1
(per niente vero) e 7 (molto vero).
Il
locus of control interno
, inteso come
tendenza ad attribuire la probabili-
tà di trovare un nuovo lavoro prin-
cipalmente a cause interne come le
proprie abilità, competenze, impe-
gno, ecc., è misurato attraverso
quattro item (alpha= .69). Un esem-
pio di item è: “
La mia possibilità d
trovare lavoro è dovuta soprattutto alla
mia motivazione e determinazione nel
volerlo trovare
”.
L’
ottimismo
, inteso come anticipa-
zione di eventi positivi nel proprio