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le
metacognitive
(di elaborazione,
scoperta, metodo) passando per
quelle
fantacognitive
(di intuizione,
invenzione, trasfigurazione). Gli ul-
timi due raggruppamenti possono
trarre forti benefici ed essere raffor-
zati da approcci culturali di tipo
trasversale.
La struttura disciplinare analizzata
da Frabboni presenta la seguente
articolazione:
- contenuti
- linguaggi
- logiche interpretative di tipo erme-
neutico
- paradigmi investigativi
- dispositivi generativi dei nuclei fon-
danti e dei nessi interdisciplinari
- congegni euristici e potenziali crea-
tivi
.
La dimensione propria della tra-
sversalità si pone ad un livello di al-
ta complessità rispetto agli elemen-
ti basilari costituiti dagli aspetti me-
ramente contenutistici. La tematica
a carattere interdisciplinare, quale
nucleo di ricerca e principio orga-
nizzatore delle strategie trasversali
di indagine, ha connaturata una no-
tevole possibilità di generare cono-
scenze e di favorire la scoperta di
nuovi orizzonti cognitivi. In un si-
mile contesto trovano spazio le
componenti intuitivo-immaginati-
ve degli studenti e vengono alimen-
tate le capacità espressive e creative
in quanto risorse indispensabili al-
l’avanzamento qualitativo della ri-
cerca. Per l’alunno la valenza di ta-
le dimensione è rilevante in quanto
gli restituisce una rappresentazione
delle proprie possibilità interiori,
delle proprie attitudini e propensio-
ni profonde verso un nucleo cultu-
rale o un settore particolare di com-
petenze. Gli aspetti caratterizzanti
la trasversalità, quali la contamina-
zione tra le aree disciplinari e lo
sconfinamento cognitivo, metodo-
logico e procedurale, portano con
sé un altro valore aggiunto di fon-
damentale importanza relativo alla
creazione di nuove forme di colle-
gialità tra i docenti e alla disponibi-
lità di apporti professionali molte-
plici. La dimensione collettiva non
si configura come la semplice som-
ma delle
expertises
dei singoli inse-
gnanti: contiene un plusvalore dato
dall’interazione produttiva delle
competenze e dalla creatività del
pensiero plurale. Negli ambienti
scolastici si respira un notevole bi-
sogno di dialogo interdisciplinare e
di forme di progettualità che mani-
festino i segni della condivisione
educativa e metodologica. Il labora-
torio potrebbe quindi fungere da
antidoto nei riguardi dell’indivi-
dualismo professionale e della
frammentazione disciplinare che
spesso costituisce ostacolo ai pro-
cessi di riunificazione cognitiva nel-
la mente degli alunni e della con-
quista della possibilità di esplorare
da molteplici punti di vista un uni-
co problema.
Un’ultima considerazione, finaliz-
zata a rilevare la portata innovativa
delle pratiche laboratoriali, va ri-
volta alla valenza metacognitiva
delle attività che si realizzano in ta-
le ambito. Il momento della
riflessio-
ne metacognitiva
, quale fase di con-
sapevolezza circa le proprie moda-
lità di conoscere e di esplorare il
reale, va concepito come elemento
costitutivo sia del laboratorio ad
impostazione prevalentemente di-
sciplinare (informatico, scientifico,
linguistico, etc.), sia di quello inter-
disciplinare. Siffatto aspetto con-
sente di realizzare un percorso
compiuto, a partire dalla definizio-
ne del campo della ricerca, all’iden-
tificazione di ipotesi, alla ricerca
delle fonti informative e degli stru-
menti di indagine, alla sperimenta-
zione, alla conclusione e documen-
tazione dell’itinerario percorso. La
ricostruzione del procedimento se-
guito consente all’alunno di entrare
in contatto con i propri processi
mentali, con gli stili di apprendi-
mento e con le dinamiche del pen-
siero che regolano i processi di or-
dine cognitivo. Acquisire consape-
volezza di tali componenti permet-
te allo studente di conoscersi, di en-
trare in contatto con le proprie ri-
sorse e con i propri punti di debo-
lezza per sviluppare forme di
co-
scienza di sé
ed innestare conseguen-
temente processi di
autostima
. Rite-
niamo che in questo humus possa-
no germogliare orientamenti profi-
cui in grado di promuovere scelte
responsabili e decisioni consapevo-
li sul proprio progetto di vita.
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Contributo su Indire-
Puntoedu D.L.gs.59/2004.
Carla Berto
Dirigente scolastica
Orientamento e scuola
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DI
ORIENTAMENTO
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