25
32
QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
IPOTESI DI LAVORO
In questo contesto, l’ipotesi di lavoro
si è sviluppata sulla base del seguen-
te ragionamento:
ogni nuova situazione è per tutti,
maggiormente per alunni di 11 anni,
che cambiano scuola, docenti e
compagni, fonte di disorientamento,
quindi d’ansia rispetto al luogo, al
compito, alla relazione, alle aspetta-
tive. L’ansia, se eccessiva, genera
smarrimento, confusione, tensione e
reazioni tali da portare anche ad
immobilità o regressione, in partico-
lare in alunni che nel proprio passa-
to non hanno accumulato un baga-
glio di esperienze positive tali da svi-
luppare fiducia in sé e negli altri,
sicurezza, identità positiva e quindi
autostima, rafforzando la conoscen-
za di sé (portando la riflessione sul
percorso di crescita, sulle tappe e sui
quadri di riferimento fondamentali
della propria vita) nella relazione
con gli altri, migliorando l’autosti-
ma, rapporti tra pari, ma anche tra
docenti ed alunni, migliorando il
clima di classe e quindi il contesto di
apprendimento e la motivazione, per
cui la classe può diventare comunità
di apprendimento.
Il bersaglio di lavoro pertanto diven-
tava l’integrazione degli alunni nel
gruppo classe inteso non come grup-
po di assunto di base ma come grup-
po di compito (apprendimento).
ITER ADOTTATO
L’iter adottato si è articolato in momen-
ti, azioni e scelte metodologiche, di
seguito presentate:
- in presenza di situazioni e momenti
di “crisi”, discussione all’interno del
gruppo classe degli eventi conflittua-
li, riflessione libera e guidata sulle
situazioni e sulle relazioni, interven-
ti educativi di “ripianamento”;
- adozione di una programmazione
curriculare di orientamento centrata
sulla conoscenza di sé e del mondo
di relazioni più vicine (classe e fami-
glia) attraverso un lavoro guidato, da
svolgersi prima individualmente, poi
in cooperative learning (vedi allega-
ti n. 1, 2, 3);
- laboratorio di espressività corporea
(vedi allegato n. 4);
- analisi in seno al Consiglio di classe
dei dati e delle osservazioni e piani-
ficazione degli interventi educativi
di vario tipo;
- incontri con i genitori.
Questionari per i docenti, genitori ed
alunni (clima di classe e sociogram-
ma) sono stati gli strumenti che
hanno permesso di monitorare
prima e valutare poi l’esperienza
(vedi allegati n. 5, 6, 7, 8, 9).
VALUTAZIONE
In sintesi, dai dati e dalle osservazioni
emerse è possibile notare quanto
segue:
- ci sono stati in generale uno svilup-
po positivo dell’immagine di sé ed
un recupero del disagio, in alcuni
casi significativo e confermato dal-
l’andamento nel corrente anno sco-
lastico;
- il clima di classe a fine anno pote-
va considerarsi decisamente
migliorato; non sono emersi infatti
negli ultimi mesi casi eclatanti o
significativi di conflitto e tensione,
anche se permanevano alcune
situazioni di non o parziale integra-
zione;
- gli alunni nella grande maggioran-
za, nel questionario finale, hanno
dichiarato di essere a proprio agio
in classe, di sentirsi accettati e com-
presi, di venire aiutati dai compa-
gni in caso di bisogno; nonostante
queste premesse essi affermavano
che la litigiosità tra loro era alta
(forse segno che le tensioni perso-
nali e familiari, e sono vari i ragaz-
zi che vivevano situazioni oggetti-
vamente difficili o problematiche,
trovavano voce e sfogo in ambito
scolastico);
- dal confronto degli esiti del que-
stionario alunni, rispetto ai risultati
di quelli delle altre classi prime,
risultava più alta la percezione di
coesione come gruppo classe;
- la scuola era nel complesso fre-
quentata volentieri, quindi vista
come un luogo significativo di
socializzazione, relazionalità e
scambi affettivi, anche se l’impe-
gno che essa richiedeva ed i risulta-
ti delle valutazioni relative alle pre-
stazioni ed agli apprendimenti
preoccupavano, in modi e frequen-
za diversi;
- quasi tutti conoscevano le regole di
comportamento in ambito scolasti-
co, ma circa un terzo non o solo in
parte le condivideva, pur rispettan-
dole in linea di massima;
- dalle valutazioni dei genitori sem-
brava emergere una bipolarità per-
cettivo-valutativa (le risposte, con
percentuali non di molto discor-
danti, si attestavano su posizioni
opposte) sulla preoccupazione
relativa a prestazioni ed apprendi-
menti e nella valutazione del rap-
porto tra compagni. Gli stessi dati
non si riconfermavano però nell’ul-
tima risposta dove una maggioran-
za più netta riteneva che la preoc-
cupazione per il rapporto con alcu-
ni compagni fosse limitata o addi-
rittura non ci fosse;
- il laboratorio di espressività corpo-
rea, che si è concluso con un
incontro di “restituzione” ai genito-
ri delle osservazioni emerse duran-
te il lavoro, ha rafforzato il rapporto
scuola-famiglia, nonché l’autorevo-
lezza e la professionalità dell’istitu-
zione agli occhi dei genitori, coin-
volgendo, in modo diretto o media-
to, tutte le famiglie degli alunni. Va
infatti sottolineato che la compo-
nente genitori è stata nella seconda
parte dell’anno particolarmente
attenta e collaborativa con la scuo-
la, inoltre le problematiche scolasti-
che hanno messo in moto un pro-
cesso di interscambio e coesione
tra le famiglie, che ha avuto ricadu-
te molto positive ed importanti (l’a-
lunno inserito in istituto ha avuto
vari momenti di vita in famiglia
presso quelle di alcuni compagni);
- l’esperienza, che ha visto la stretta
collaborazione delle due insegnan-
ti di lettere della classe, ha messo in
moto un processo di riflessione sul
percorso di orientamento finora
proposto agli alunni (basato princi-
palmente sulla somministrazione di
schede di autovalutazione fornite
dal Centro di Orientamento regio-
nale), ipotizzando percorsi alterna-
tivi o di supporto sulla base di
quanto sperimentato con la classe.
Si ritiene inoltre che parte del mate-
riale prodotto, opportunamente
modificato ed adattato, possa entra-
re a far parte del futuro portfolio
dell’alunno.
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
I. Salzberger-Wittemberg, G. Wil-
liams Polacco, E. Osborne: “L’e-
sperienza emotiva nel processo di
insegnamento e di apprendimento”
Liguori Editore;
Interventi dei relatori nei corsi e dei
dottori Mauro Rossetti e Hugo
Marquez nei seminari organizzati
dalla Provincia di Gorizia negli anni
scolastici 2001-2002-2003-02004;
Orientamenti Pedagogici Erickson.