negli alunni della sezione B i desti-
natari dello stesso.
b) I Dirigenti scolastici dell’Istituto
capofila e della “Pasolini” hanno
curato l’iter burocratico ed hanno
provveduto all’informazione e al
coordinamento dei soggetti interes-
sati e alla definizione delle strutture
e dei mezzi necessari (luoghi, tempi,
personale di servizio ecc.).
Gli addetti alla Segreteria e i colla-
boratori scolastici hanno offerto il
loro supporto al Dirigente e al refe-
rente nella gestione amministrativa e
burocratica e nella preparazione
degli spazi e dei materiali utili al
progetto.
c) L’Equipe territoriale di Pordenone
ha coordinato i lavori delle Scuole,
ha mantenuto i rapporti con l’Ente
regionale, ha esercitato una funzio-
ne di stimolo e di collegamento
attraverso l’osservazione e l’analisi
degli sviluppi del progetto ed ha
organizzato le fasi di svolgimento e
le iniziative più idonee alla sua rea-
lizzazione e diffusione.
d) I formatori esperti di problemi
psico-pedagogici, che collaborano
con l’Università di Padova e la
Pontificia Università Salesiana di
Venezia, hanno fornito principal-
mente un contributo di discussione
teorica su alcuni studi di pedagogia
moderna, ma anche un supporto
pratico attraverso la fornitura di
materiali da sperimentare, l’analisi
di situazioni concrete di disagio e
dei risultati delle iniziative intraprese
nelle classi.
e) Le famiglie sono state informate
delle iniziative assunte dalla
Scuola in merito al progetto gene-
rale, ma hanno anche partecipato
a cinque incontri su temi di carat-
tere educativo.
f) I docenti hanno discusso le pro-
blematiche relative al benessere,
hanno elaborato il sottoprogetto e
partecipato agli incontri di formazio-
ne; alcuni hanno sperimentato in
classe l’efficacia del materiale forni-
to dai formatori, raccolto, tabulato,
trasferito in grafici e discusso i dati
ottenuti; hanno verificato in itinere e
in fase finale lo stato del progetto
valutando punti di forza e di debo-
lezza.
g) Gli alunni sono stati informati
degli scopi del progetto e hanno
svolto le attività connesse a un que-
stionario sulla motivazione su cui
hanno avviato una discussione.
Trova senso descrivere in modo più
dettagliato gli ultimi tre punti (e, f, g)
perché qualificano meglio il sotto-
progetto e definiscono in modo
sostanziale il ruolo dei soggetti mag-
giormente coinvolti.
e) FAMIGLIE
Alle famiglie è stato proposto un
corso di formazione dal titolo
“Rompere il guscio” – Spunti di
riflessione per conoscere meglio se
stessi ed i propri figli nella fase della
preadolescenza, articolato in cinque
incontri.
1) “Le parole per crescere” – Messaggi
che aiutano la costruzione dell’au-
tostima. Formatrice: Dott.ssa Ste-
fania Bellotto.
2)“Le ragioni del cuore” – Il ruolo
educativo dell’adulto nello svilup-
po emotivo dei figli. Formatrice:
Dott.ssa Maria Cristina Murgia.
3) “Nodi in famiglia” – Il figlio, dal
rapporto di dipendenza alla con-
quista dell’autonomia. Formatore:
C. E. Simone Starnoni.
4) “Ascoltami, ti ascolto” - Saper
ascoltare e sapere esprimere il
proprio pensiero con consapevo-
lezza. Formatrice: Dott.ssa Marina
Biscontin.
5)“Rompere il guscio” - Accom-
pagnare i propri figli dall’infanzia
alla preadolescenza nella scoper-
ta della propria identità sessuale.
Formatrice: dott.ssa Daniela
Rossi.
Dal questionario di verifica del
corso, è emerso che:
- il corso è stato ritenuto da tutti
utile e interessante;
- le tematiche più gradite sono state
quelle riguardanti le emozioni e
l’autostima;
- i punti deboli individuati concer-
nono l’approfondimento degli
argomenti che per qualcuno dei
presenti non è stato sempre ade-
guato alle aspettative;
- sono stati proposti temi di
approfondimento, quali l’educa-
zione sessuale, la comunicazione
e il mondo emotivo;
- il metodo preferito risulterebbe il
lavoro di gruppo e il laboratorio.
I formatori, per rendere più efficace
l’intervento, in un’ipotetica prosecu-
zione del corso, propongono di indi-
viduare un tema specifico, da tratta-
re in lezioni articolate in momenti
frontali, per garantire l’approfondi-
mento e in momenti interattivi, per
consentire il confronto e lo scambio
di esperienze. Il bilancio di questa
parte del sottoprogetto della
“Pasolini” è positivo, se si tiene
conto della gratificazione ricevuta
dai formatori per i loro interventi, del
gradimento espresso dalle famiglie,
ma soprattutto dai figli che hanno
visto i loro genitori seguire lezioni e
discutere di problematiche che con-
temporaneamente venivano affronta-
te anche da loro.
f) DOCENTI
Il gruppo si è riunito più volte per
conoscere le finalità e le condizioni
definite dalla Regione e per valutare
in che modo esse potessero inserirsi
nel contesto territoriale e pedagogico
della “Pasolini”. Alla fine il gruppo si
è trovato d’accordo sul modello di
scuola per la cui realizzazione lavo-
rare, ed ha espresso alcune linee
guida, alcuni obiettivi e alcune esi-
genze di formazione e di supporto
che hanno trovato spazio nel sotto-
progetto presentato.
I docenti hanno partecipato a un
corso di formazione, riguardante gli
stili di apprendimento e la motiva-
zione, tenuto da due formatrici che
collaborano con la Prof.ssa Rossana
De Beni dell’Università di Padova.
1) “Stili e strategie d’apprendimento”
Formatrice: dott.ssa Roberta
Rizzato
2 “Le teorie dell’intelligenza: idee
sulla propria intelligenza”
Formatrice: dott.ssa Roberta
Rizzato
3) “La motivazione”
Formatrice: dott.ssa Mara Fabris
4) “Verifica del questionario sulla
motivazione e del corso”
Formatrice: dott.ssa Mara Fabris
Alla base del corso di formazione è
stata collocata l’ottica metacogniti-
va che prevede che l’insegnante
debba “formare abilità mentali che
vanno oltre i processi cognitivi pri-
mari (es. leggere, calcolare, ricorda-
re, ecc.) sviluppando in chi appren-
de la consapevolezza di quello che
sta facendo, del perché lo fa, di
quanto è opportuno farlo e in quali
condizioni”.
In un primo momento é stata riper-
corsa brevemente la storia degli studi
sulla metacognizione ed è stato illu-
strato il modello di Borkowski e
Muthukrihna che vede intersecarsi
componenti cognitive, motivazionali
e di autostima; inoltre, è stata discus-
sa la possibile applicazione didattica
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QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO