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Medie, la “Randaccio” di Cervignano
del Friuli (con sedi staccate di
Fiumicello e Aquileia) e la “Nazario
Sauro” di San Giorgio di Nogaro (con
sedi staccate di Porpetto e Torviscosa)
e l’ISIS “Malignani” di Cervignano del
Friuli. In questo articolo illustreremo
le fasi di realizzazione del Progetto
svoltesi nelle due scuole medie.
Nella relazione abbiamo seguito la
traccia che era stata proposta dalla
Direzione centrale per la stesura dei
sottoprogetti. Abbiamo tenute distinte
le varie sedi proprio per valorizzare le
specificità territoriali e le singole ini-
ziative, comunque, tutte le scuole
hanno evidenziato identiche finalità,
linee di indirizzo simili e una metodo-
logia di lavoro largamente condivisa.
IDENTIFICAZIONE DEL PROBLEMA
Cervignano
Nel dibattito che appassiona spesso
operatori della scuola, studenti e
famiglie, esistono correnti di pensie-
ro che pongono l’accento sulla
necessità di promuovere il “benesse-
re”, “l’agio” degli alunni; è impor-
tante, che gli insegnanti, nel creare
condizioni di benessere a scuola con
l’irrinunciabile obiettivo di porre gli
studenti nelle condizioni migliori per
la loro formazione, utilizzino meto-
dologie e attività appropriate per pro-
muovere il successo scolastico/for-
mativo degli alunni. Pertanto contra-
stare le reazioni impulsive attraverso
la conoscenza delle proprie emozio-
ni e di quelle altrui, vincere le chiu-
sure individualistiche apprezzando il
punto di vista degli altri e i vantaggi
della cooperazione, superare le diffi-
coltà in campo scolastico attraverso
la consapevolezza delle proprie
risorse e interiorizzare il senso del
tempo per progettare il proprio futu-
ro, creano un clima di maggior
benessere per l’utenza favorendone
un positivo percorso didattico e for-
mativo.
Fiumicello
Partendo dal presupposto che tenere
più vicini alla scuola i giovani, specie
per libera scelta, non può che avere
risvolti positivi e alla luce del favore-
vole contesto socio-ambientale, si è
voluto proporre la Scuola Media di
Fiumicello come centro di aggrega-
zione e confronto nella stessa comu-
nità. Un luogo aperto in cui tutti gli
organismi della partecipazione
(docenti, alunni, genitori, associazio-
ni, enti) collaborino con l’obiettivo di
formare cittadini in grado di prende-
re posizione davanti ai problemi reali
e di esercitare consapevolmente
delle scelte. Tale prospettiva appare
la risposta più adeguata al problema
della prevenzione del disagio adole-
scenziale e giovanile in generale, riu-
scendo ad avvicinare in un rapporto
di reciproca fiducia e di dialogo
costruttivo ragazzi e adulti, scuola e
famiglia.
Aquileia
L’apprendimento e il successo scola-
stico sono spesso ostacolati da pro-
blemi di auto-accettazione e accet-
tazione dell’altro: i disagi rimangono
spesso non consci o comunque diffi-
cilmente esplicabili direttamente
vuoi per autocensura vuoi per caren-
za di contesti atti a favorirne l’emer-
sione.
Essendosi spesso constatato come
sia più facile per un preadolescente
esprimere attraverso il corpo mes-
saggi rivelatori di ostacoli allo “star
bene a scuola”, si è voluto con que-
sto sottoprogetto sopperire a tali
carenze comunicative onde favorire
una consapevolizzazione del males-
sere e il superamento dello stesso.
San Giorgio di Nogaro
Lo star bene a scuola, previsto dal
Progetto Giovani e dal Progetto
Ragazzi, come obiettivo da raggiun-
gere attraverso un rinnovato far bene
scuola, è il modo scolastico attraver-
so il quale si cerca la “buona
società”. Gli slogan proposti dalle
circolari ministeriali vedono lo star
bene, oggetto di comune desiderio,
come condizione al raggiungimento
di certi obiettivi e allo sviluppo di
certe attività: star bene con se stessi,
in un mondo che stia meglio; star
bene nella propria cultura, in dialo-
go con le altre culture; star bene
nelle istituzioni, in un’Europa che
conduca verso il mondo.
Aiutare i genitori a pensare e a riflet-
tere in modo personale, rivedendo e
riorganizzando la propria esperien-
za, tenendo conto del punto di vista
altrui, per affrontare con atteggia-
mento sempre nuovo e creativo le
decisioni che giorno dopo giorno li
impegnano. Creare un circuito di
ascolto e di mutuo aiuto. Creare una
rete di rapporti che rompa l’isola-
mento delle famiglie. Permettere di
scoprire, utilizzare e migliorare le
proprie competenze educative per
favorire la prevenzione primaria.
COERENZA DEL
SOTTOPROGETTO
RISPETTO ALLE FINALITÀ
PERSEGUITE
DALL’INIZIATIVA “STAR BENE
STUDIANDO BENE”
Le azioni previste dal Sot-
toprogetto “Emozioniamoci vera-
Mente” hanno contemplato una tra-
sformazioni organizzativa, didattica e
relazionale nella realtà scolastica.
Particolarmente importante è stata la
realizzazione di laboratori in cui
ogni alunno è stato posto nella con-
dizione di poter esprimere il proprio
stile cognitivo, i propri interessi, le
proprie attitudini per una valorizza-
zione della sua personalità. Gli ope-
ratori, all’interno delle attività previ-
ste, hanno individuato strategie e
metodologie idonee a sviluppare nei
preadolescenti competenze cogniti-
ve, relazionali e orientative finaliz-
zate al successo formativo.
Il coinvolgimento dei genitori ha
permesso di allargare i processi di
partecipazione all’interno della
scuola, facilitando le relazioni tra
docenti, tra genitori e figli, tra scuo-
la e famiglia.
Cervignano
Mediante la realizzazione di labora-
tori l’allievo è stato messo nella con-
dizione di esprimere il proprio stile
cognitivo, i propri interessi, le pro-
prie attitudini valorizzando la perso-
nalità. Attraverso strategie e nuove
metodologie i preadolescenti, veri
protagonisti dei loro processi di cre-
scita, sono stati aiutati a conoscere e
riconoscere sentimenti, sensazioni
ed emozioni, a prendere coscienza
dei diversi gradi delle emozioni e
delle sensazioni imparando a gestir-
le. Il progetto ha mirato ad un per-
corso che ha esplorato sia la sfera
emotiva che quella della razionalità,
valorizzando il vissuto personale del-
l’allievo attraverso un cammino fatto
di conoscenza e presa di coscienza
di se stessi, delle proprie potenzialità,
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QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
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