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QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
d’animo, pensieri, sentimenti e per-
cezioni, che possono essere difficili
da verbalizzare proprio a causa della
loro complessità.
Il laboratorio mira a dare voce
espressiva alla creatività personale,
all’educazione dei sentimenti, all’au-
toconoscenza e consente anche l’at-
tuazione di dinamiche di gruppo che
portano a sviluppare la competenza
interazionale e il senso critico.
L’importanza dell’attività artistica in
gruppo sta nel fatto che contribuisce
a promuovere la cooperazione e sti-
mola il talento creativo del gruppo.
Non essendo rivolto in modo specifi-
co ad alunni con particolari doti arti-
stiche, l’esperienza di laboratorio
permette ad ognuno di diventare pro-
tagonista, di essere considerato come
tutti i compagni, ma anche come
un’individualità autonoma.
Il Laboratorio teatrale
Training teatrale (esercizi di carattere
fisico-emotivo che permettono ai
ragazzi di entrare in comunicazione
fisica ed emozionale con “l’altro” e
gli “altri” del gruppo) a livello di
lavoro sul sé, sullo spazio e sulla
coralità.
Brainstorming e circle time (tecni-
che di costruzione ed elaborazione
collettiva di idee) per favorire il con-
fronto aperto ed il dibattito, e come
attività preliminari alla scrittura
creativa.
Lettura personale.
Visione e analisi di film, video,
immagini.
Ascolto di brani musicali e canzoni
con relativi momenti di riflessione.
Scrittura creativa, non basata sull’e-
laborazione di un testo preesistente,
che porterà alla costruzione di una
sceneggiatura creata dai ragazzi,
attraverso un percorso di ricerca,
documentazione, espressione di sé.
Improvvisazione.
Prove di recitazione.
Tutta l’attività si è articolata in quattro
fasi principali.
Creazione del ”gruppo di lavoro”, in
cui la fiducia, la comunicazione, la
voglia di mettersi in gioco, la sponta-
neità e l’entusiasmo di proporre e
creare sono facilitati e aperti a tutti i
partecipanti. Training teatrale.
Scelta di cosa, come e perché rappre-
sentare su un palco per un pubblico.
Ipotesi di lavoro. Ricerca, documenta-
zione, riflessione collettiva. Training
teatrale.
Stesura del canovaccio. Scrittura crea-
tiva. Improvvisazioni. Training teatrale.
Prove di recitazione e rappresentazio-
ne dello spettacolo.
Il Laboratorio musicale
Suddivisione degli allievi in sezioni in
base alle loro abilità ed alla loro pre-
disposizione a suonare le varie tipolo-
gie di strumenti, ovvero alla loro atti-
tudine a suonare nei registri grave e/o
acuto.
Distribuzione delle partiture dei brani.
Brevi lezioni frontali finalizzate alla
spiegazione degli aspetti ritmici,
melodici ed armonici dei brani da
eseguire.
Esercitazioni pratiche collettive ovve-
ro, allorquando necessario, coinvol-
gendo specifiche sezioni e/o singoli
strumentisti.
Prove generali.
Partecipazione ad un concorso musi-
cale di interesse nazionale.
Prove generali insieme ai ragazzi della
Scuola Media di Aiello.
Spettacoli finali.
Il Laboratorio informatico
Test in ingresso per l’individuazione
delle conoscenze/competenze di
base.
Formazione di gruppi di alunni, sulla
base delle competenze accertate.
Lezioni frontali seguite da esercita-
zioni pratiche, assistite dal docente.
Distribuzione di supporti informativi
cartacei e/o magnetici, ovvero ottici.
Esercitazioni individuali e/o di
gruppo.
Verifiche intermedie e finali.
Aquileia
Si è lavorato con la collaborazione di
esperti in attività psico-motorie, del
Servizio Regionale di Orientamento,
della Società filologica friulana, dei
Gruppi teatrali e musicali, di psicope-
dagogisti.
San Giorgio di Nogaro
I metodi usati per facilitare l’appren-
dimento di life skills includono: peer
education, azioni di skills, discussioni
e lavoro di gruppo, sottogruppo e di
intergruppo, dibattiti, brainstorming,
role-playing. I metodi usati costitui-
scono ciò che più chiaramente distin-
gue i programmi di life skills dalle ini-
ziative di divulgazione informativa
largamente diffusi all’interno delle
scuole. I programmi life skills non
insegnano skills in “regime di isola-
mento” ma sono parti integrate e tra-
sversali del curricolo scolastico all’in-
terno del percorso di insegnamento-
apprendimento che deve portare al
successo formativo di ogni studente.
I CAMBIAMENTI INTERVENUTI
Cervignano
Questa sperimentazione, attraverso
molteplici iniziative, ha permesso di
valorizzare, integrare e potenziare le
esperienze e le professionalità già pre-
senti nelle scuole. Ha consentito di
impostare una rete di relazioni, di con-
fronto, di scambi e produzione condi-
visa tra scuole e territorio, condizioni
indispensabili per affrontare tematiche
diverse come quella del disagio giova-
nile. La creazione di équipes territoria-
li è risultata un’occasione per realizza-
re un sistema di valutazione mediante
un monitoraggio costante della speri-
mentazione, facilitando la raccolta
delle informazioni.
Dall’iniziativa si evince che è necessa-
rio investire energie e risorse per poter
migliorare il clima nella scuola, poter
sviluppare relazioni educative signifi-
cative tra ragazzi e adulti ed imple-
mentare nuove metodologie didatti-
che.
Fiumicello
Sono state consolidate ed intensificate
le relazioni fra il personale docente
coinvolto, si sono realizzate nuove
integrazioni interdisciplinari; per
quanto riguarda gli allievi si sono
creati contesti di apprendimento più
variegati e coinvolgenti; il progetto ha
favorito la partecipazione attiva dei
genitori all’interno della scuola.
Aquileia
Si è evidenziata una maggiore colle-
gialità ed un’attenzione anche agli
aspetti non cognitivi dei ragazzi,
ponendo l’attenzione alla dimensio-
ne psicofisica dell’alunno. Il progetto
ha spinto a riflettere sul ruolo di
docente come tramite tra l’aspetto
socio affettivo relazionale e cognitivo
dell’alunno. Le attività di nuoto e di
psicomotricità andrebbero perseguite
in un progetto almeno triennale.
San Giorgio di Nogaro
Gli alunni che si sono avvicinati al
“Centro di Ascolto” e lo hanno uti-