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La cura costante di tutte queste atti-
vità è fare in modo che le proposte
di miglioramento, diventino ‘abitu-
dine’ e ‘prassi quotidiana’.
Al di là delle soddisfazioni e di alcu-
ni risultati anche eclatanti, il proble-
ma è che solo una minoranza di stu-
denti risponde positivamente e
“mantiene“ la “prassi migliorativa“
anche senza il controllo costante
dei docenti. La maggioranza, pur
consapevole dei limiti del proprio
modo di lavorare e delle possibili
soluzioni migliorative, quando il
controllo viene meno, ritorna “al
vecchio stile“ con conseguenti rica-
dute anche nel profitto. Mantenere e
generalizzare il risultato positivo è
attualmente la riflessione che una
parte del corpo docente ha avviato.
ISTITUTO COMPRENSIVO
DI PAGNACCO - “SCUOLA
MEDIA”
Classi 3
^
sez. B-D: Sotto-progetto
n. 1: Saper operare individualmen-
te e con gli altri
Le classi 3B e 3D dell’Ist. Comp.
di Pagnacco hanno perseguito le
finalità previste dal progetto regiona-
le “Star bene studiando bene” attra-
verso la realizzazione di due sotto-
progetti: una conferenza-spettacolo
sul Marocco (classe 3B) ed un conve-
gno su “Adolescenza percorso d’e-
mozioni” (classe 3D).
Gli accordi di programma con l’I. C.
di Tavagnacco prevedevano quattro
obiettivi prioritari:
favorire la conoscenza di sé e
delle proprie attitudini, anche ai
fini dell’orientamento scolastico
dopo la terza media;
favorire l’assunzione di responsa-
bilità individuale davanti ad un
compito;
favorire la coesione di classe e
gruppo;
aumentare la motivazione all’ap-
prendimento.
Questi obiettivi sono stati integrati
con altri, legati alle caratteristiche ed
alle esigenze specifiche delle classi
coinvolte nel progetto:
- guidare alla progettualità;
- guidare alla scansione/selezione
di contenuti, tempi, modalità di
presentazione, interventi di esperti
esterni;
- favorire la capacità di relazionarsi
con il mondo esterno alla scuola;
- favorire la capacità di comunica-
zione/verbalizzazione delle espe-
rienze a terzi.
Entrambi i sottoprogetti hanno coin-
volto, oltre agli alunni, gli insegnanti
dei rispettivi consigli di classe e i
genitori, che hanno supportato i
ragazzi con il loro interessamento e
l’intervento attivo nei progetti (per la
classe 3^ B con la realizzazione di
piatti marocchini per la degustazione
offerta alla fine della serata). Per la
serata sul Marocco sono state coin-
volte anche la parrocchia e la Pro
Loco, che hanno fornito il necessario
supporto logistico (sala, attrezzature).
Per attivare l’autonomia progettuale
ed organizzativa degli alunni e la
loro capacità di relazionarsi con sog-
getti esterni al mondo della scuola, è
stato previsto l’intervento di soggetti
esterni, con i quali i ragazzi hanno
concordato tempi e modalità di lavo-
ro:
- per la 3^ B una mediatrice cultu-
rale marocchina, una docente che
ha insegnato per alcuni anni a
Rabat, i Maropoli, un gruppo
musicale italo-marocchino che
compone ed esegue musiche
basate sulla fusione di elementi
arabi e dell’Italia meridionale, ed i
Tamburasse, un gruppo di percus-
sionisti accomunati dall’amore per
il ritmo e la sperimentazione di
sonorità nuove;
- per la 3^ D due psicologi (dello
studio Eidos) hanno condotto
incontri sulla tematica: la relazio-
ne positiva; le emozioni parlate.
Principi e metodologie utilizzate,
ispirate all’apprendimento collabo-
rativo:
-
La conquista del nuovo come
valore aggiunto della collabora-
zione.
-
Studente costruttore attivo della
conoscenza individuale e di grup-
po.
- Interdipendenza fra i membri del
gruppo.
- Condivisione e ripartizione dei
compiti e gestione del processo di
gruppo.
- Metodologia per la gestione del
gruppo relazionale e di lavoro.
- Discussione iniziale, pareri collet-
tivi e dei singoli, suddivisione dei
gruppi, scelta dei percorsi.
- Metodo Jigsaw con ripartizione di
compiti parziali per ogni studente,
responsabile di adempiere al pro-
prio compito, fondamentale, per
completare il compito assegnato
al gruppo di appartenenza.
- Metodo del Reciprocal Teaching.
- Metodo shared minds.
- Metodo division of labour.
Prodotti.
Per entrambe le classi è
stato scelto di concepire i prodotti
finali (Convegno Adolescenza; libro
di recensioni per ragazzi; ipermedia;
serata sul Marocco) sia come strate-
gia didattica che come mezzo di visi-
bilità del vissuto di classe, per favori-
re il consolidamento e potenziamen-
to dell’apprendimento, pertanto
mezzi per:
Acquisire la struttura del campo
d’intervento e di ricerca.
Apprendere per nessi logici.
Aumentare le interazioni d’ap-
prendimento.
Condividere/affinare criteri di
valutazione per giudicare il pro-
prio operato, quello del gruppo e
dei relativi prodotti.
Favorire la visibilità per comunica-
re a terzi la propria ed altrui espe-
rienza.
Favorire la flessibilità metodologica.
Responsabilizzare il singolo ai fini
del progetto comune.
Potenziare la capacità di collabo-
razione.
Favorire il tutoring fra pari.
Classe 3
^
B – “Il Marocco e la sua cul-
tura”
PERCHÉ UNA CONFERENZA SPET-
TACOLO
La classe si presentava poco coesa,
incapace di portare a termine un com-
pito, non sempre motivata all’appren-
dimento e dotata di scarse abilità pro-
gettuali ed operative. In linea con le
finalità perseguite dall’iniziativa “Star
bene studiando bene” è stata perciò
pensata un’attività in grado di:
- motivare i ragazzi facendoli lavora-
re su un contenuto in termini inno-
vativi rispetto alla normale pratica
didattica;
- rendere i ragazzi protagonisti sia
della scelta dell’attività che dell’or-
ganizzazione della stessa;
- consentire loro di lavorare in grup-
po, dividendosi i compiti e sce-
gliendo modalità di lavoro sia in
relazione all’obiettivo da raggiun-
gere che alle competenze ed agli
interessi individuali, favorendo in
tal modo tanto la conoscenza di sé
e delle proprie attitudini, quanto
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QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
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