cop. quaderni di orientamento - page 32

manda latente, che preme con
forza, di appoggiarsi a qualcu-
no che considerano autorevole
che le aiuti a chiarire la loro
confusione e la loro incapacità
ad operare scelte non necessa-
riamente rivolte al contesto
lavorativo e comunque costitu-
tive delle necessarie premesse
alla soddisfazione del bisogno
di lavoro. Queste persone infat-
ti, quasi sempre, mancano dei
pre-requisiti per avviarsi al
lavoro o per la tenuta del lavo-
ro e vivono con difficoltà e sof-
ferenza problematiche persona-
li e sociali irrisolte e consolida-
te nel tempo, che limitano for-
temente la loro autonomia. La
loro capacità organizzativa è
molto carente, frequentemente
si riscontrano legami di forte
dipendenza dentro il nucleo
familiare. Quasi sempre non
dispongono di autonomia di
movimento con mezzi propri.
Hanno serie difficoltà a riflette-
re per fronteggiare e risolvere i
loro problemi, sono persone
inclini ad autosvalutarsi, tal-
volta con accanimento. Spesso
l’operatore deve relazionarsi
con il loro vittimizzarsi che non
le aiuta in termini evolutivi. É
difficile articolare progetti dal-
lo sviluppo lineare perché sono
persone soggette ai dubbi, ai
ripensamenti e quindi vanno
continuamente sostenute e in-
coraggiate mentre i tempi di
accompagnamento si allunga-
no. Parallelamente ad un ac-
compagnamento prolungato
nel tempo necessitano di conte-
sti lavorativi parzialmente tute-
lati, non competitivi, dove vi
sia una componente di socialità
che possa soddisfare il bisogno
di accoglienza e di rassicurazio-
ne sulle loro capacità.
4) PERSONE CON DISAGI
SIGNIFICATIVI
In questa fascia si collocano per-
sone che per condizioni e stile di
vita possono essere considerate
ad alto rischio di marginalità
sociale se non anche già coinvol-
te in questa. Talvolta si rilevano
situazioni in cui alla radice della
problematicità vi sono carenze
cognitive ed intellettive riscon-
trabili da diagnosi cliniche. Que-
ste persone vivono una condizio-
ne esistenziale di forte disagio
che si aggrava quando vivono da
sole, senza risorse familiari e
mancano di reti sociali. La loro
fragilità deriva spesso da marcati
disagi nella loro sfera profonda
con problematiche personali irri-
solte e relativa ricaduta negativa
sulle autonomie che dovrebbero
presiedere ai normali processi
vitali, così da impedire condizio-
ni di vita almeno dignitose nella
nostra società.
La loro richiesta di lavoro è as-
sente o minima perché sono men-
talmente coinvolte in una diffici-
le, talvolta sterile, ricerca di solu-
zioni al loro faticoso vivere quoti-
diano, oppure sono già da tempo
rassegnate e si lasciano vivere. La
loro domanda è confusa e mute-
vole per cui cambiano spesso
opinioni ed obiettivi. Talvolta si
riscontrano forti dipendenze da
familiari o
partner
s, dipendenze
alcoliche, dipendenze a droghe in
connessione a problematiche pre-
esistenti. L’offerta loro rivolta
richiede l’attivazione di una serie
articolata di risorse dentro e fuori
il servizio sociale. La problemati-
cità dei vissuti richiede che al
costante accompagnamento e
sostegno educativi siano affian-
cati progetti di re-integrazione
sociale realizzati in contesti pro-
pedeutici ad un inserimento
lavorativo in contesti comunque
tutelanti.
Il processo di valutazione delle
risorse individuali e sociali
Il processo di costruzione delle
tipologie fa riferimento alla valu-
tazione delle risorse maturate nel
percorso di vita, di istruzione e
delle eventuali esperienze lavo-
rative. L’obiettivo è quello di
chiarire il panorama dei saperi e
delle capacità in modo da ricava-
re una misura del livello delle
autonomie raggiunte e delle
carenze di cui bisogna tenere
conto in funzione degli obiettivi
attinenti lo sviluppo personale e
l’accesso al lavoro. Le risorse
complessive dei beneficiari, per
come si possono rilevare allo
stato della presentazione al servi-
zio, sono quindi importante
oggetto di valutazione e ap-
profondimento.
Vengono considerati in partico-
lare due
focus
di attenzione,
l’a-
rea sociale
e
l’area lavoro
, destrut-
turati in dimensioni significati-
ve, da approfondire nel processo
valutativo e da cui rilevare le
risorse potenziabili, le abilità e le
competenze per lo sviluppo per-
sonale e gli obiettivi di inseri-
mento lavorativo. (Fig. 2)
Queste risorse sono necessarie
alla realizzazione personale e
lavorativa e possono essere rap-
presentate come un capitale
individuale che la persona è
potenzialmente in grado di
esprimere. Questa dotazione
complessiva sta alla base dei
successi e dei fallimenti conse-
guiti o subiti in passato. Si ritie-
ne che non riguardi solamente la
dimensione lavorativa giacché la
condizione di fragilità sociale
coincide con una fragilità perso-
nale più generale che ha ricadu-
te in tutte le dimensioni vitali
del soggetto.
Il processo valutativo può far
emergere diverse possibilità
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QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
ORIENTAMENTO E SOCIETÀ
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