AUTONOMIA
Lungo il colloquio va colto il senso di quanto il soggetto si descrive spontaneamente in autonomia. Nel suo racconto
appare autonomo, indipendente o al contrario emerge più il suo desiderio di esserlo? Cerca di essere dinamico rispet-
to la conquista dei nuovi livelli di autonomia o si mostra poco capace di attivarsi su questo? E questo per timori per-
sonali o per le interferenze, i limiti imposti dagli adulti? Porta lungo il suo racconto progetti, idealizzazioni di autono-
mia o meno? O al contrario si propone eccessivamente autonomo, alla ricerca di ‘sganci’ dagli adulti poco pensati, poco
reali?
MOVIMENTO PROPRIO
Il ragazzo mantiene la sua capacità ed autonomia negli spostamenti o necessita di sostegno da parte degli adulti? Anche
qui per difficoltà del soggetto o per presenza freni/limiti creati dagli adulti che gli sono vicini? Mantiene comunque la
sua capacità di uscire, di frequentare i suoi amici, di portare avanti le sua attività, i suoi interessi nella vita quotidia-
na?
LINGUAGGIO
Il soggetto è in grado di utilizzare il linguaggio come mezzo per raccontarsi, per descriversi? Il suo parlato è morbido,
fluido, scorrevole o interrotto, poco preciso? O al contrario il linguaggio appare eccessivo, logorroico, eccitato? Il voca-
bolario è sufficiente/buono o è povero? L’adolescente ha ‘le parole per dirlo’, o no?
PENSIERO
La narrazione del ragazzo appare fluida? O presenta interruzioni? Vi è la capacità di ricordare, di dare un senso, una
organizzazione al suo racconto? Vi è la capacità di creare collegamenti tra le cose o esse vengono proposte come isola-
te l’una dall’altra? Il tema personale viene sviluppato in maniera autonoma o necessita di sollecitazioni, aiuti da parte
dell’altro? Il racconto si muove spontaneamente nei vari settori di vita o tende a “saltare di palo in frasca”?
REALTÀ
Il giovane dimostra di essere capace di comprendere ciò che sta accadendo attorno a lui? E’ in grado di trovare forme
di adattamento verso gli eventi che lo vedono partecipe? Come l’adolescente si destreggia con il tempo, lo spazio e l’uso
delle persone?
ABILITÀ INTELLETTIVE
Funzioni quali l’attenzione, la concentrazione, l’affaticabilità, la comprensione, la memoria, la capacità di ricordare tro-
vano una loro possibilità di espressione nel “normale” quotidiano o vengono riferite dal ragazzo come difficoltose nella
loro possibilità espressiva.
FANTASIA
Il ragazzo ci segnala la presenza di desideri? E questi quanto risultano realistici o meno? Propone progetti, seppur idea-
li, sul come fare per poterli realizzare, riporta interessi? Le sua fantasie sono più orientate verso una realtà solitaria
(Tv, lettura, ecc.) o necessitano di una esplicitazione nel gruppo?
IDENTIFICAZIONI
Emerge lungo il suo racconto un suo bisogno di conformarsi al gruppo sociale dei coetanei? O a quale gruppo ideal-
mente vorrebbe aderire?
RELAZIONALITÀ
Come descrive il proprio mondo relazionale il ragazzo? Quello dei suoi compagni di scuola, dei suoi gruppi amicali,
sportivi, ecc? Come parla della relazionalità intra-familiare?
CONSAPEVOLEZZA DEI PROBLEMI
Cosa pensa il ragazzo della sua situazione, come la legge? Quanto appare preoccupato? Ritiene che la famiglia, sia coin-
volta nella cosa, o ne ha una visione privatistica?
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QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
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Orientamento e scuola
Griglia di conduzione:
voci e descrizione delle funzioni presenti
Come si declina all’oggi la funzione: