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QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
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LAVORO E SVANTAGGIO SOCIALE
Luciano Innocente,
Mario Pradella
PRATICHE DI ORIENTAMENTO E ACCOMPAGNAMENTO
AL LAVORO PER PERSONE COLLOCATE NELL’AREA
DELLO“SVANTAGGIO SOCIALE”
INTRODUZIONE
1
Il tema dell’inclusione sociale attra-
verso il lavoro non è un tema
nuovo. Il territorio pordenonese è
ricco di storia ed esperienze in
merito, principalmente nell’area
dei processi e delle esperienze di
de-istituzionalizzazione e delle po-
litiche di integrazione sia dei pa-
zienti psichiatrici che di quelli disa-
bili
2
. Queste aree di bisogno non
esauriscono tuttavia il mondo delle
cosiddette “fasce deboli”. È in atto
negli ultimi anni con crescente
intensità un processo di emersione
di un mondo molto diversificato al
proprio interno e composito nella
propria strutturazione, comune-
mente etichettato come area dello
“svantaggio sociale” che manifesta
difficoltà nel realizzare i propri per-
corsi evolutivi. E’ un mondo con-
notato da importanti elementi di
fragilità sia individuali che di con-
testo e che trova difficoltà crescenti
all’accesso alle opportunità lavora-
tive e professionali. Si colgono inol-
tre importanti risvolti nella dimen-
sione della integrazione sociale, che
possono anche caratterizzarsi come
anticamera a percorsi di progressi-
va emarginazione. Fatto salvo il
sistema dell’offerta relativo alla
normativa del “collocamento mira-
to”,
3
il progetto ha inteso interveni-
re proprio nell’area dello “svantag-
gio sociale”, che comunemente
afferisce ai Servizi sociali dei
Comuni, con l’obiettivo di concre-
tizzare un’offerta in grado di ri-
canalizzare storie individuali
potenzialmente a rischio di emargi-
nazione e di forte involuzione per-
sonale in processi di motivazione e
riattivazione del protagonismo
individuale. É dunque un progetto
che ha inteso coniugare attivamen-
te interventi propri di politiche di
assistenza (
Welfare
) e di politiche
attive del lavoro (
Workfare
).
Tale obiettivo ha comportato la
necessità di una progettazione
orientata alla sperimentazione ed
alla costruzione di significati condi-
visi fra i vari attori su una moltepli-
cità di livelli: la configurazione
organizzativa, l’assetto e le interlo-
cuzioni territoriali, la metodologia
di lettura della domanda, la defini-
zione del sistema dell’offerta.
La progettazione ha seguito alcuni
assunti di base che hanno costituito
la mappa concettuale di riferimen-
to di tutto il progetto:
La centralità dei beneficiari ed il
conseguente progetto di promo-
zione sociale e lavorativa all’in-
terno di un progetto di vita
Ci si riferisce qui non solo alla
strumentazione ed al sapere tec-
nico legato alla funzione di lettu-
ra e valutazione dei bisogni. Si fa
piuttosto riferimento ad un pre-
supposto di natura culturale che
diviene anche orientamento teo-
rico e metodologico. Si ritiene
infatti fondamentale un approc-
cio che sappia riconoscere le sin-
gole identità. É nella relazione e
nel reciproco riconoscimento,
soprattutto con esistenze fragili,
deprivate e provate nel corso
della vita, che si rende possibile il
riattivarsi di disponibilità, il ger-
minare di risorse proprie, l’affer-
marsi di volontà, il crescere del
senso di responsabilità nel prota-
gonismo personale. Per questo,
l’attività di supporto necessita di
una connotazione fortemente
guidata dagli aspetti relazionali,
e non può essere ridotta alla
tematica della semplice costru-
zione di un meccanico incontro
fra domanda e offerta di lavoro.
L’enfasi relativa alla dimensio-
ne valutativa
Si sottolinea la necessità di
approntare un’attività di valuta-
zione attenta ai bisogni, alle
caratteristiche e alle potenzialità
dei beneficiari. Si ritiene che que-
sta attività di valutazione debba
essere concepita come un proces-
so continuo di costruzione della
domanda e del significato degli
interventi. Tale processo vede la
compresenza di più attori e la
diversificazione dei
settings
uti-
lizzati per l’assunzione dei dati e
lo sviluppo dei progetti indivi-
duali
4
.
L’assunzione della complessità
come dimensione necessaria del
progetto
Le caratteristiche dei beneficiari
cui si rivolge e la natura stessa
del progetto, collocano questo
tipo di intervento in una dimen-
sione che richiede l’assunzione
di un paradigma di complessità,
rifuggendo da tentazioni di sem-
plificazione o riduzione.
É sufficiente qui accennare che
da una parte si è rivelato assai
utile ricercare un modello di
avvicinamento alla eterogeneità
dei beneficiari utilizzando
codici
rienta Lavoro”risponde
all’obiettivo di
differenziare ed
innovare l’offerta
del Servizio Sociale
del Comune nell’area
adulti, secondo un
approccio teso a
valorizzare processi di
promozione,
emancipazione e
responsabilizzazione
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