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QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
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Orientamento e scuola
ridotta e più si evidenzia il valore
di criticità di quella funzione nel
soggetto. Questa criticità può
interessare uno o più domini. Più
domini sono coinvolti e più le
aree appaiono ridotte, più la
situazione risulta critica. La pos-
sibilità di tradurre in una rappre-
sentazione grafico-visiva la situa-
zione complessiva del soggetto
aiuta l’operatore a cogliere quan-
to sia realmente a rischio la situa-
zione di quell’adolescente, ma
contemporaneamente permette
anche l’evidenziare quali siano le
potenzialità presenti nel soggetto
stesso. Inoltre tale rappresenta-
zione visiva è di aiuto, a volte,
anche all’adolescente stesso, in
quanto gli permette di cogliere
quanto il tema da lui esposto lo
invada o lo possa invalidare,
rispetto la sua persona e/o il suo
spazio di vita.
UN ESEMPIO
OPERATIVO
Gregorio
Gregorio è un ragazzo di 15 anni
che frequenta il primo anno di un
liceo artistico; viene al C.I.C. della
scuola su indicazione dei genito-
ri, in particolare della madre che,
essendo insegnante in altro istitu-
to della città, ne conosce l’esisten-
za. La richiesta nasce dal fatto che
da gennaio 2004 Gregorio comin-
cia ad accumulare molte assenze
scolastiche per ‘motivi di salute’.
Gli esami medici effettuati, e i
vari medici consultati, non rileva-
no elementi sanitari che giustifi-
chino i sintomi segnalati dal
ragazzo. Gregorio riferisce di ave-
re costanti nausee associato a sen-
sazione di vomito, mai avvenuto
in realtà. A questo si aggiungono
successivamente disturbi nella
regolazione del sonno e calo del-
l’appetito.
Elementi esplicitati lungo i due col-
loqui
Gregorio accetta l’invito della
madre a rivolgersi al C.I.C. pre-
sente nella scuola con diffidenza
in quanto ritiene che la sua situa-
zione sia eminentemente di tipo
medico. Vengono così organizza-
ti tre incontri di mezz’ora ciascu-
no, più un breve colloquio finale
di restituzione. Gregorio si pre-
senta puntuale ai colloqui. Riba-
disce che è la situazione fisica
che gli impedisce di frequentare
la scuola. Lui vorrebbe seguire le
lezioni ma è più forte di lui. Non
riferisce di relazioni significative
entro il gruppo classe. Si sente e
si descrive in qualche maniera
diverso da loro. La scelta scola-
stica è stata fatta da lui in piena
libertà, riferisce di essere interes-
sato alle materie artistiche, e in
generale a quanto la scuola pro-
pone. É sul versante relazionale
che segnala alcune difficoltà. Si
sente poco aderente al gruppo
dei ragazzi del liceo artistico. In
effetti egli si presenta come un
ragazzo pulito, che poco si amal-
gama alla vivacità e all’esube-
ranza, anche nel look, degli altri
ragazzi che frequentano il liceo.
Questi disturbi, riferisce sponta-
neamente Gregorio sono presen-
ti anche fuori del mondo scuola.
Questo ha comportato l’impossi-
bilità di andare a fare la settima-
na bianca in montagna, cosa a
cui lui teneva molto essendo un
buon sciatore. I rapporti amicali
sono pressoché cessati in quanto
“mi potrebbe venire da vomita-
re”. Descrive con passione l’atti-
vità di skating che praticava fino
a poco tempo fa e che ora, per i
soliti motivi, è sospesa. Nono-
stante il quadro generale, la resa
scolastica, nei giorni in cui lui
riesce ad essere presente, viene
riferita comunque molto buona.
Negli ultimi tempi, Gregorio
polare in modo da ottenere una
rappresentazione grafica com-
plessivamente rappresentativa
della realtà di quel soggetto. La
scala polare individuata come
efficiente in questo contesto è
una scala a 5 punti, in cui il pun-
teggio massimo, cioè 4, è indice
di norma rispetto alla funzione
misurata, spostandosi via via
verso l’altro polo della scala il
punteggio rappresenta il valore
in aumento del peso della criti-
cità fino alla completa compro-
missione della funzione in gioco
(punti 0).
Una volta definite nei loro valori
le singole scale queste vengono
riportate in un grafico polare.
Tale grafico suddivide in settori
un’area circolare, ogni raggio è il
rappresentante della scala polare
precedentemente definita nel suo
valore.
Legenda
(A) Autonomia
(MP) Movimento proprio
(L) Linguaggio
(P) Pensiero
(R) Realtà
(I)
Intelligenza
(F) Fantasia
(I)
Identificazioni
(RE) Relazionalità
(CP) Consapevolezza
dei problemi
Nello schema polare sopra ripor-
tato si può osservare l’area rap-
presentativa del profilo del sog-
getto che si ottiene collegando i
vari punteggi disposti lungo i
raggi rappresentanti le scale di
valore polare. Lo spazio compre-
so fra la linea più esterna, che
idealmente rappresenta la norma
rispetto all’esplicitazione di quel-
la funzione, e quella più interna,
è l’espressione del gap tra la con-
dizione ottimale dell’esercizio di
quella funzione e la sua esplicita-
zione reale. Più l’area appare