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QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
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Orientamento e scuola
te in specifici periodi storici, e la
loro crescente indipendenza riflet-
te la politica e l’economia accade-
miche più che delle differenze
intrinseche. Il risultato è un arcipe-
lago di isole dell’intelletto, separa-
te da un mare di ignoranza e anti-
patia. Tuttavia, quando volgiamo i
nostri interessi ai problemi pratici
della società, problemi di quartie-
re, crimine, tecnologia, pace, terro-
rismo, e simili, le tradizionali divi-
sioni cominciano a recedere. C’è
bisogno di un dialogo collaborati-
vo che copra tutto lo spettro delle
conoscenze.
IN CONCLUSIONE
Nella nostra tradizione l’educazio-
ne è vista come un mezzo per
accrescere le competenze indivi-
duali. Educhiamo le persone affin-
ché possano condurre vite di suc-
cesso. Implicitamente speriamo
che l’educazione permetterà agli
studenti di contribuire alle nostre
più grandi istituzioni economiche,
legali e politiche. Ma stiamo
entrando in una nuova era, nella
quale dobbiamo pensare oltre i
confini della nostra società. Il
nostro benessere futuro non
dipende dall’intelligenza e dalla
volontà individuale né dall’ordine
locale, ma dalla situazione globale.
Dobbiamo iniziare a chiederci
seriamente se il nostro attuale edu-
care si presti a costruire un futuro
di pace globale o ad alimentare
paure sempre crescenti fino alla
svolta di uno sterminio reciproco.
Dal mio punto di vista la speranza
di una pace globale viene compro-
messa dalla nostra tradizionale
enfasi sulla verità, l’oggettività e la
razionalità. Se invece, come ho
proposto, i nostri programmi edu-
cativi volessero dare un contributo
positivo al futuro, dovremmo svi-
lupparli in modo tale che ricono-
scano le molteplici costruzioni del
mondo, si confrontino con i più
importanti conflitti di valori, e col-
tivino la valorizzazione del dub-
bio anziché della certezza. Inoltre,
dobbiamo sviluppare pratiche
pedagogiche che siano sempre più
collaborative, che sviluppino abi-
lità funzionali a un dialogo effica-
ce, e che ci permettano, tramite la
scuola, la comprensione di conte-
sti pratici più ampi. Sono abba-
stanza ottimista da suggerire che
tali cambiamenti siano sufficienti
ad assicurarci un mondo migliore.
In definitiva, dobbiamo ricorrere a
collaborazioni dalle proporzioni
gigantesche e sono convinto che
un’educazione efficace possa faci-
litarci in questo cimento.
■
NOTE
1) University of Chicago Press,
1970. Trad. it. Kuhn, Thomas S. -
La struttura delle rivoluzioni scien-
tifiche
- Torino - 1995
2) Una bibliografia estesa sulle
pratiche collaborative si può tro-
vare all’ indirizzo
.-
edu/celt/clbib.html.
La casa editrice, Houghton
Mifflin, rende inoltre disponibile
attraverso il suo Project Center
una serie di attività e strumenti
on-line che permettono agli stu-
denti di collaborare via e-mail
con altri studenti in tutto il
mondo.
3) Vedi M.V. Masoni, Insegnare e
apprendere negoziando, Qua-
derni d’orientamento, n. 24, mag-
gio 2004
4) Vedi Rogoff, B., Turkanis, C.G.
e Bartlett, L. (Eds.) (2001)
Learning togheter, children and
adults in a school community.
Oxford: Oxford University Press.
5) In questi termini penso anche
alle attività svolte in Italia nella
regione Friuli Venezia Giulia,
nell’ambito del progetto “Star
bene studiando bene”, dove si è
data una grande importanza al
lavoro di rete e si è postulato il
primato della relazione. Nei
sotto-progetti presentati dalle
scuole che vi hanno partecipato
sono evidenti gli sforzi e gli auto-
cambiamenti degli insegnanti,
per promuovere motivazione,
interesse, condivisione, per far
sentire la scuola come luogo della
collaborazione, costruito quindi
anche dai ragazzi.
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BIBLIOGRAFIA
Cohen E.,
Organizzare I gruppi
cooperativi
, Erickson, Gardolo di
Trento.
Johnson D. W., Johnson R.T.,
Holubec E. J.,
Apprendimento coo-
perative in classe
, Erickson,
Gardolo di Trento.
Kuhn, T. S. -
La struttura delle rivo-
luzioni scientifiche
, Torino, 1995.
Masoni, M.V. Insegnare e appren-
dere negoziando,
Quaderni d’o-
rientamento
, N. 24, maggio 2004.
Masoni, M. V.
Insegnamento e
devianza minorile
, Giuffrè, Milano,
1994.
Rogoff, B., Turkanis, C. G.,
Bartlett, L. (Eds.) (2001)
Learning
togheter, children and adults in a
school community
. Oxford: Oxford
University Press.
Kenneth J. Gergen
Docente di Psicologia
Swarthmore College Pennsylvania