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QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
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Orientamento e scuola
difficile è rendersi conto della
maniera in cui molte delle nostre
idee a proposito della conoscenza
e dei nostri obiettivi educativi
sono specifici delle nostre tradi-
zioni. Così come, in ambito inter-
nazionale, noi occidentali non
abbiamo difficoltà nel constatare
che le monarchie, le oligarchie, e i
regimi militari sono prodotti di
specifiche culture. E siamo veloci
nel criticarne i difetti. È quando
cominciamo a perseguire la de-
mocrazia come un bene universa-
le che poniamo le fondamenta
per angoscianti spargimenti di
sangue.
Vorrei ora mettere l’accento su
alcune implicazioni che queste
argomentazioni hanno per i
nostri programmi e le nostri pra-
tiche pedagogiche. Si tratta di
proposte che porgo con umiltà,
ma sono anche rafforzate da qua-
rant’anni di esperienza nell’inse-
gnamento e da recenti e impor-
tanti sviluppi nei sistemi di edu-
cazione. Credo che potrebbero
anche aprire, quindi, nuovi oriz-
zonti di dialogo.
PROGRAMMA
E CONFLITTO
Per prima cosa occupiamoci del
ruolo di queste proposte nella
creazione dei programmi. Come
possono i nostri programmi con-
tribuire più efficacemente ad un
clima mondiale in cui il dialogo
possa prevalere sulla distruzio-
ne? Permettetemi di iniziare que-
sta discussione di vitale impor-
tanza con tre proposte.
1) Realtà relative
Quando chiediamo ai nostri stu-
denti di leggere romanzi o poesie
lo facciamo nella speranza che
scoprano idee, saggezza, o bel-
lezza che utilizzeranno negli anni
a venire. Non offriamo questo
materiale come vero o oggettivo.
Ogni autore o poeta potrebbe
avere un punto di vista da condi-
videre, e noi finiamo per arric-
chirci con una pluralità di punti
di vista. E così dovremmo avvici-
narci a tutte le materie, dalla bio-
logia alla geografia fino alla sto-
ria e alla matematica. È quando
noi insegniamo che in queste
materie c’è una verità ultima e
oggettiva che prepariamo il
campo alle divisioni.
Un esempio di approccio possibi-
le: consideriamo le nostre lezioni
di geografia, ed in particolare
l’uso delle carte per rendere la
verità sulla forma della Terra.
Una tipica cartina locale ci dirà
che è piatta, e fornirà un eccellen-
te indicatore della distanza
approssimativa tra le varie città e
paesi. Tuttavia un mappamondo
Tiziano Turrin,
Luciana
, olio su tela, 1946 ca.