lavoro. È proprio sulla base di que-
st’ultima considerazione che si
propone di estendere tali interven-
ti all’intero arco dell’anno scolasti-
co, attraverso una serie di attività
proposte dagli stessi insegnanti
che possono ricalcare quelle pro-
poste negli interventi iniziali dagli
psicologi, ma anche create dagli in-
segnanti stessi sulla base delle ne-
cessità emerse all’interno di ciascu-
na classe.
È risultato particolarmente rilevan-
te, al fine dell’acquisizione di un
buon metodo, il lavoro fatto a cop-
pie e in piccolo gruppo, che ha per-
messo di confrontare nella pratica
il proprio modo di lavorare con
quello dei compagni; quasi la tota-
lità dei ragazzi che hanno risposto
al questionario ha infatti dichiarato
che il lavoro di gruppo ha permes-
so loro di confrontarsi e di scoprire
strategie migliori per studiare in
maniera efficace. In questo contesto
va ricordato il contributo teorico di
Vygotskij, il quale sosteneva che lo
sviluppo umano ha carattere rela-
zionale: il contesto sociale e gli altri
esseri umani rivestono un’impor-
tanza vitale per la crescita cogniti-
va dell’individuo. A tal proposito
egli parlava di
apprendimento coope-
rativo
, la cui utilità si esplica nel
portare il bambino a lavorare in
quella che viene definita
zona di svi-
luppo prossimale
, ossia quell’area
che si trova fra il livello attuale di
funzionamento del bambino e il
suo livello di prestazione potenzia-
le, livello al quale il bambino può
operare con aiuto o guida. È fonda-
mentale, quindi, per lo sviluppo la
possibilità di lavorare all’interno di
un gruppo cooperativo, ossia un
gruppo di allievi con abilità diverse
che lavorano insieme per portare a
termine un progetto. All’interno di
questi gruppi, i ragazzi sono porta-
ti ad incoraggiare e sostenere i pro-
pri compagni piuttosto che a com-
petere con loro, hanno la possibilità
di ascoltare, interiorizzare le opi-
nioni altrui e riflettere sul proprio
modo di operare; inoltre lavorando
in gruppo sono più concentrati sul-
l’esecuzione del compito di quanto
non lo siano lavorando individual-
mente. Tutto ciò contribuisce ad al-
lenare la loro capacità di attenzione
e la loro abilità nel compito stesso.
In conclusione, non si può che riaf-
fermare l’importanza del ruolo dei
Orientamento e scuola
17
QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
■
24
PROGETTO “METODO DI STUDIO”
INTERVENTI SVILUPPATI CON L'ESPERTO
A) FASE DI ESPLORAZIONE (SOMMINISTRAZIONE DI TEST)
Obiettivo:
Autovalutazione del proprio metodo
di studio
1. Attività:
Somministrazione questionario "Im-
paro a studiare"
Obiettivo:
Valutazione del proprio livello di con-
centrazione nello studio e sperimentazione delle
tecniche di potenziamento
2. Attività:
Somministrazione scheda "La capacità
di attenzione e concentrazione"
B) FASE DI SPERIMENTAZIONE
Obiettivo:
Imparare a lavorare sul testo in manie-
ra sistematica, sottolineando, schematizzando e
sintetizzando i concetti principali
1. Attività:
Come si affronta un testo
Obiettivo:
Imparare a estrarre dal testo le infor-
mazioni rilevanti per la comprensione dell'argo-
mento
2. Attività:
Prendere appunti da un testo
Obiettivo:
Imparare ad ascoltare la lezione anno-
tando i concetti principali, rielaborando e organiz-
zando gli appunti
3. Attività:
Prendere appunti durante la lezione