zione maggiormente efficace nasca da
una relazione di amicizia fra insegnan-
te e studente. Inoltre, non è solamente il
rapporto dello studente con l’insegnan-
te che è importante. Gli allievi e gli in-
segnanti vengono attratti in modo cre-
scente dai rapporti interpersonali (ami-
cizia, interazioni nei gruppi, antagoni-
smo razziale ed economico) che si evin-
cono dai lavori dello studente. Più am-
piamente, molti pedagogisti hanno
puntato l’attenzione sul più ampio con-
testo sociale dell’istruzione…L’attività
di un individuo è solo la manifestazio-
ne di un ampio network di relazioni.
Uno studente non ce la fa mai da solo
né fallisce da solo”.
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ALLIEVI, DOCENTI,
OPERATORI ESTERNI
Per la realizzazione di un progetto
sul metodo di studio si rende ne-
cessaria la presenza di operatori
che abbiano competenze specifi-
che, in quanto vengono trattati te-
mi riguardanti le emozioni, l’affet-
tività, la motivazione. La loro pre-
senza non può essere considerata
un’intrusione, né una vicarianza,
anche se provvisoria, dei docenti.
Si tratta semmai di una partecipa-
zione concordata con i docenti, ma
non solo per i docenti. Infatti, uno
degli aspetti significativi è che si
tratta di un lavoro condiviso con i
docenti ma anche con gli allievi. Si
tratta di un’attività che non passa
sopra le teste degli studenti, ma
che implica la loro adesione. Gli al-
lievi non sono convitati passivi,
senza diritto di parola, semplici
uditori, ma diventano protagonisti
del processo che riguarda soprat-
tutto loro. Dare per scontato le loro
competenze o le loro inadeguatez-
ze, induce a trascurare gli aspetti
metodologici e a glissare sulle pro-
prie responsabilità. Nel migliore
dei casi, permette agli allievi che
hanno individuato uno strumento
efficace di continuare ad usarlo
mentre gli altri, quelli che dall’e-
sperienza hanno tratto solo estem-
poranee, sincretiche intuizioni, so-
no costretti a sperimentare gli in-
successi determinati da un cattivo
armamentario metodologico. Va
detto che la padronanza dello stru-
mento non è di per sé garanzia di
successo scolastico. Le motivazioni
dei giovani e la capacità del
maestro
di suscitare o stimolare passioni,
costituiscono la materia necessaria
per attivare il processo di appren-
dimento. Si può aggiungere peral-
tro che motivazione e strumento si
rafforzano a vicenda. La passione
induce a migliorare il metodo. La
competenza del metodo facilita il
successo e alimenta una dinamica
virtuosa che spinge ad investire ul-
teriori energie nel processo di ap-
prendimento
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.
L’interesse per il metodo (o i meto-
di) di studio nasce dalla considera-
zione che una buona metodologia,
accanto alla motivazione ad ap-
prendere, sia lo strumento più effi-
cace per raggiungere risultati ap-
prezzabili, a livello scolastico. Po-
sto che non esiste un metodo
ugualmente valido per tutti, si sot-
tolinea l’importanza di proporre
agli studenti una serie di strumen-
ti e di tecniche che, coniugati da
ciascuno sulla base delle proprie
attitudini, possano condurre a ri-
sultati gratificanti. Soprattutto in
vista delle maggiori richieste cui
va incontro lo studente che si ap-
presta a frequentare un corso di
studi di scuola media superiore, si
ritiene necessario inserire, all’in-
terno dei programmi della scuola
media inferiore, un piano di inter-
vento mirato a potenziare le abilità
e le tecniche di studio. Pur non di-
menticando che la necessità di ri-
partire l’orario scolastico fra le nu-
merose materie lascia poco spazio
all’introduzione di ulteriori atti-
vità, si sottolinea l’importanza di
destinare
alcune ore alla sperimen-
tazione di un metodo di studio ap-
propriato, per interiorizzare e far
propri i contenuti scolastici. Spes-
so, infatti, il metodo utilizzato da-
gli studenti si rivela inefficace al
raggiungimento degli obiettivi
quando, ad esempio, al lavoro sco-
lastico ed a numerose ore di studio
pomeridiano non corrispondono
risultati soddisfacenti.
IL PROGETTO
Il progetto che abbiamo sperimen-
tato si sviluppa in classe; consta di
una serie di interventi che si può at-
tuare ad intervalli regolari, dedi-
cando alcune ore in maniera specifi-
ca ad attività strettamente legate al
metodo. Durante l’anno scolastico
si verifica, a più riprese, l’utilizzo
delle tecniche provate durante le fa-
si sperimentali, valutando la capa-
cità attentiva in classe e l’efficacia
dello studio extrascolastico. Tale
progetto, che dovrebbe essere con-
diviso dal corpo insegnante, po-
trebbe essere coordinato dagli inse-
gnanti di lettere, vista la loro dispo-
nibilità oraria; si intende sottolinea-
re, però, l’utilità di alcuni interventi
di
operatori esterni
, (psicologi, peda-
gogisti o altri specialisti) che si oc-
cupino di tale ambito, anche perché
gli studenti possano percepire la
natura o la novità delle attività spe-
rimentate, rispetto alla routine sco-
lastica. In questo caso, l’operatore
esterno non propone strumentazio-
ni necessariamente originali, ma of-
APPRENDERE UN METODO DI STUDIO
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QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
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