QO21 - page 74

Spazio aperto
74
QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
21
LA COSTRUZIONE
DELLA COPPIA
Numerosi sono gli studi che si occu-
pano della relazione individuo-cop-
pia e che studiano le diverse moda-
lità che portano due individui di ses-
so opposto ad incontrarsi per dare
vita ad una coppia. Tra i tanti, mi
sembra significativo partire da un
contributo di Paolo Menghi al Con-
gresso “La Coppia in crisi” (1988).
L’autore parte dall’impossibilità a ri-
spondere alla domanda che tanti si
pongono circa la normalità o meno
della propria scelta di coppia e pro-
pone pertanto di fare riferimento,
per meglio comprendere cosa spin-
ge due individui ad incontrarsi e a
funzionare poi più o meno adegua-
tamente, “alla continuità di un pro-
cesso, dove una maniera di relazio-
nare può in un caso rappresentare
una dimensione da acquisire, in un
altro una dimensione da lasciare”
(Menghi,1988, 47). Come dire che
ogni situazione va valutata sia per gli
aspetti di originalità che manifesta,
sia per gli elementi di discontinuità
che presenta rispetto al processo
evolutivo in atto in ogni individuo.
“Può essere più sensato chiedersi se
la relazione di coppia in cui viviamo
sia di qualche utilità nel favorire il
nostro sviluppo psichico, e se le mo-
dalità con cui questa relazione si
esplica avvengono nell’interesse
della nostra evoluzione” (Menghi,
op. cit.,47); l’idea da cui parte l’au-
tore è che “la relazione di coppia
può rappresentare un’opportunità
incredibile di evoluzione individua-
le” (pag. 48) nel caso in cui abbia
una durata significativa.
Quando una coppia in crisi si rivolge
ad un professionista per chiedere un
aiuto a risolvere le proprie difficoltà,
i primi sentimenti che racconta sono
in genere la delusione, la rabbia,
l’impotenza di fronte al conflitto, la
preoccupazione per il futuro. E an-
cor prima di parlare, nel volto di en-
trambi i partner si leggono tristezza,
tensione, insicurezza e quasi costan-
temente sofferenza profonda, an-
che se a volte, in uno dei due co-
niugi, mascherate da una finta im-
magine di tranquillità e di forza. Non
appena viene loro chiesto, nella fa-
se di analisi della domanda, di ricor-
dare il momento del loro primo in-
contro, di colpo, d’incanto sorrisi e
sguardi profondi di complicità pren-
dono il posto della tristezza e della
tensione. Ricordare l’inizio della pro-
pria storia d’amore, anche se in un
momento francamente doloroso, fa
rivivere quasi magicamente i sogni,
le attese, le speranze, i timori, i desi-
deri legati a quegli istanti magici.
Ma cos’è che quella coppia incon-
sapevolmente stava allora metten-
do in gioco? Cosa si celava al di là
dell’attrazione fisica, della simpatia
reciproca, della sensazione di be-
nessere reciprocamente sperimen-
tato?
Questa domanda trova in genere
una risposta articolata e approfon-
dita nel corso di un processo psico-
terapico e certamente non di una
mediazione. Ritengo però che
qualsiasi professionista che si occu-
pa di problemi di coppia debba
essere in grado di costruirsi una pri-
ma ipotesi sul significato dell’incon-
tro tra i partner, indipendentemen-
te dal percorso che andrà a realiz-
zare. Tale passaggio è indispensa-
bile per comprendere come ogni
individuo, quando incontra e sce-
glie l’altro come compagno di vita,
inconsapevolmente stia investendo
l’altro del desiderio di dare soluzio-
ne ai propri problemi irrisolti e quin-
di dell’esigenza di un cambiamen-
to di sé.
Quando parliamo di problemi irri-
solti, ci riferiamo anche alle que-
stioni inerenti il passaggio genera-
zionale, nel senso che ogni genera-
zione fa dei tentativi per dare solu-
zione a condizioni disfunzionali
quantomeno della generazione
precedente. Tutti sappiamo quan-
Tina Modotti,
Mani del marionettista
, Messico 1929
1...,64,65,66,67,68,69,70,71,72,73 75,76,77,78,79,80,81,82,83,84,...127
Powered by FlippingBook