Informa
no euristiche o scorciatoie cognitive
“mediante una limitazione drastica
del campo della ricerca, che tutta-
via proprio per questo non garanti-
sce la soluzione con sicurezza.” (1)
Notevole influenza possono inoltre ri-
vestire nel processo decisionale gli
stereotipi sia sulla scuola superiore (Il
Liceo? Una scuola difficile! L’Istituto
professionale? Una scuola per chi
ama la manualità.) sia soprattutto
sulle figure professionali a cui si ambi-
sce frequentando un certo tipo di
scuola: Luciano Arcuri (2) ne fornisce
alcuni esempi per quanto riguarda le
professioni postlaurea, ma altrettanti
se ne possono individuare per quelle
post-diploma. Quanti ragazzi deside-
rano iscriversi all’Istituto industriale,
sezione aeronautica, pensando di
diventare piloti? Analogamente in
una ricerca condotta nell’ambito
dell’ITC Einaudi di Palmanova è
emerso che alcuni studenti di secon-
da presumevano di diventare impie-
gati tecnici in quanto frequentavano
un Istituto tecnico: tipico trabocchet-
to di pensiero che conduce a solu-
zione erronea. Secondo Annamaria
Di Fabio “l’attività decisionale degli
individui può essere migliorata sotto il
profilo qualitativo” (3) anche attra-
verso una modifica dell’ambiente
informativo e delle informazioni, in
modo da far emergere nuove pro-
spettive e nuovi punti di vista.
È stato questo uno dei principali
obiettivi che si è data la commissio-
ne orientamento dell’ISIS Malignani
di Cervignano, organizzando nel-
l’A.S. 2001-2002 il primo Salone del-
l’orientamento rivolto agli studenti
delle classi seconde medie del suo
bacino di utenza. La decisione di ri-
volgersi a studenti per cui il proble-
ma della scelta non è ancora immi-
nente rivela una concezione conti-
nua e graduale dell’orientamento,
84
QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
21
Il passaggio dalle scuole medie alle
superiori continua a costituire, nono-
stante l’innalzamento dell’obbligo a
15 anni introdotto senza una com-
plessiva riforma dei cicli, uno di quei
momenti nodali di transizione che ri-
chiedono percorsi di orientamento
articolati e condotti in collaborazio-
ne fra i due ordini di scuola. Infatti,
se una parte del processo orientati-
vo, quella rivolta alla scoperta di sé
e dei propri interessi, può essere
svolta interamente nell’ambito della
scuola media con il supporto degli
psicologi del servizio regionale di
orientamento, non altrettanto può
essere affermato per quanto riguar-
da le informazioni sulla molteplicità
di Istituti superiori, spesso suddivisi in
diversi indirizzi interni, a regime o
sperimentali, che risultano difficili da
conoscere in modo non impressioni-
stico per coloro che non li frequen-
tano, o come studenti o come inse-
gnanti. La psicologia cognitiva ha
ampiamente dimostrato che, nelle
situazioni di complessità, anche
quando non è possibile avere a di-
sposizione tutti gli elementi necessa-
ri per una scelta razionale, si utilizza-
Cervignano
del Friuli
IL SALONE
DI ORIENTAMENTO.
COME AIUTARE
LO STUDENTE
DI FRONTE
ALLA SCELTADELLA
SCUOLA SUPERIORE
Tina Modotti,
Manifestazione di campesinos
, Messico, 1° maggio 1926