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so universitario: i maschi, più delle
femmine, scelgono i corsi del grup-
po “ingegneria”, le femmine più dei
maschi quelli del gruppo “umani-
stico-sanitario”; tuttavia, le scelte
maschili appaiono più monolitiche
di quelle femminili che risultano
più distribuite tra i vari corsi di lau-
rea. Indipendentemente dal genere,
lo status socio-economico influenza
la lunghezza del percorso formati-
vo: le carriere più brevi sono scelte
più dai giovani di status inferiore,
quelle più lunghe, dai giovani di
status superiore (Tab. 3).
Il quadro delle aspettative paren-
tali, secondo quanto percepito dai
giovani, non si differenzia da
quello giovanile appena descritto;
sono in particolare i padri a pro-
gettare più per le figlie che per i fi-
gli percorsi formativi più elevati.
Per quanto riguarda le aspettative
dei genitori, quelle materne hanno
un peso maggiore di quelle pater-
ne e influenzano più le femmine
che i maschi; i padri, a loro volta,
tendono ad influenzare maggior-
mente i maschi rispetto alle fem-
mine. Una buona riuscita scolasti-
ca determina elevate aspettative
d’istruzione genitoriali e positivi
livelli di autostima che proiettano
i giovani verso i percorsi d’istru-
zione più elevati. Per quanto ri-
guarda le variabili esogene è da
notare che lo status sociale pesa
più per i maschi che per le femmi-
ne, mentre le variabili relative al-
l’istruzione dei genitori hanno più
importanza per le femmine rispet-
to ai maschi.
Relativamente all’atteggiamento
dei genitori nei confronti dello stu-
dio, sono emerse delle differenze le-
gate alle aspettative d’istruzione
dei genitori nei confronti dei loro fi-
gli. Le analisi condotte indicano l’e-
sistenza di differenze dovute so-
prattutto all’atteggiamento della
madre verso lo studio: le aspettati-
ve materne crescono all’elevarsi
della considerazione della necessità
e dell’importanza dello studio; le
madri che considerano lo studio in-
dispensabile, utile per il successo e
la qualità della vita, sia in termini di
realizzazione personale, sia in ter-
mini di potere e guadagno, ipotiz-
zano per i loro figli il conseguimen-
to della laurea o di un diploma di
specializzazione post-laurea. Paral-
lelamente le madri che non attribui-
scono allo studio questi significati,
Orientamento e società
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QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
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- livello inferiore-basso
(1): relativo a lavori manuali non specializzati, svolti alle dipendenze di altri (privati o
pubblici). Tali occupazioni sono associate al titolo di studio della scuola elementare o di quella dell’obbli-
go;
- livello inferiore-alto
(2): comprende lavori manuali specializzati, svolti in proprio o alle dipendenze di altri
e sono in genere associati al titolo di studio della scuola dell’obbligo;
- livello medio-basso
: sono inclusi gli artigiani con pochi dipendenti e i lavoratori del settore impiegatizio non-
ché quelli dipendenti del commercio. Tutte queste occupazioni sono in genere collegate al titolo di studio
della scuola dell’obbligo, raramente a quello della scuola superiore;
- livello medio-alto
: comprende gli imprenditori artigiani con imprese che hanno più di 15 dipendenti, i com-
mercianti e i lavoratori dipendenti quali geometri, ragionieri, insegnanti di scuola elementare ecc… Il tito-
lo di studio correlato a questo livello è quello della scuola superiore o l’iscrizione universitaria senza lau-
rea;
- livello superiore-basso
(5): relativo ad alcuni liberi professionisti e a dipendenti con mansioni direttive, pro-
fessori di scuola media inferiore o media superiore, presidi. Il titolo di studio associato a queste professio-
ni è la laurea ma talvolta anche l’iscrizione universitaria senza laurea;
- Livello superiore-alto
(6): sono incluse professioni prestigiose (come avvocato, medico, architetto, ecc.), gli
imprenditori di grandi imprese, i docenti universitari. Persone che esercitano tali professioni sono di soli-
to in possesso della laurea o di una eventuale specializzazione post-laurea.
LE OCCUPAZIONI SONO STATE CLASSIFICATE SECONDO LA SEGUENTE SCALA:
Scala di codifica
La scala utilizzata per codificare le aspettative occupazionali degli adolescenti e dei genitori si rifà
ad una scala di status delle occupazioni (De Lillo e Schizzerotto - 1985) già utilizzata in altre ricerche simili effet-
tuate nel nord Italia. Secondo tale scala, le professioni vengono suddivise in tre livelli: livello inferiore, livello me-
dio, livello superiore; ciascuno si articola in basso e alto.
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