15
QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
21
- preparazione ad un piano di forma-
zione professionale (sostegno dei
Fongecif).
I finanziamenti provengono dai fondi
per l'aiuto all'occupazione e dai fondi
della formazione professionale per gli
adulti (Fongecif). I vari tipi di pubblico
provengono dalle popolazioni in cerca
di lavoro, ma anche dagli individui in
cerca di una formazione professionale,
e anche da coloro che desiderano pro-
gredire nel proprio lavoro oppure che
prevedono un cambiamento obbligato.
Periodo 97-2000: fase di stabilizzazio-
ne e di sviluppo:
Con la ripresa economica, la percen-
tuale dei disoccupati diminuisce leg-
germente. I bilanci di competenze si
posizionano nettamente sulla presa in
carico delle persone in situazione in-
stabile o in evoluzione. Le imprese ri-
mangono piuttosto in disparte ed inte-
grano poco il bilancio di competenze
nel loro piano di formazione interna.
A volte propongono il bilancio come
un metodo più umano di condurre i
licenziamenti, facilitando così il cam-
biamento o la riconversione. Ma in
questo modo il bilancio viene utiliz-
zato al contrario poiché non favorisce
l'evoluzione professionale all'interno
dell'impresa e non contribuisce allo
sviluppo della gestione delle compe-
tenze all'interno.
I bilanci vengono soprattutto conside-
rati come un'iniziativa personale, fuori
dall'impresa. Permettono alle persone
di gestire meglio o la loro situazione di
ricerca di lavoro o il loro inizio di for-
mazione o ancora la loro mobilità pro-
fessionale scelta o più spesso forzata. I
centri di bilanci di competenze si adat-
tano bene a questa situazione: la do-
manda progredisce, i finanziamenti so-
no assicurati, gli individui sono protet-
ti nella loro iniziativa personale. Non
appare dunque indispensabile nego-
ziare con le imprese per implementare
i bilanci di competenze nei loro piani
di formazione.
Si nota anche un sensibile aumento
degli organismi di consulenza o di ri-
sorse umane che propongono bilanci
(al di fuori dei CIBC) o prima di una
formazione o per favorire la ripresa
del lavoro o un cambiamento profes-
sionale. Ciò comporta una certa di-
versità nei livelli delle prestazioni as-
sicurate.
I primi studi con verifica dopo 6 mesi
mostrano l'interesse dei beneficiari per
la formula e registrano effetti positivi
per quanto riguarda tre aspetti princi-
pali (Lemoine, 1988):
- i bilanci preparano ad una migliore
riuscita della formazione professio-
nale: coloro che hanno realizzato un
bilancio hanno un progetto, scelgo-
no meglio la loro formazione e sono
più numerosi nel portarlo a termine
(il tasso di fallimento si è sensibil-
mente ridotto).
- i bilanci hanno un effetto positivo
sull'accesso al lavoro. Vari studi di-
mostrano che i disoccupati che han-
no fatto un bilancio sono meglio
preparati a cercare un lavoro e an-
che più numerosi a ritrovarne uno,
anche se spesso si tratta di un lavoro
a tempo determinato.
- questi effetti sono legati ad un'evo-
luzione psicologica delle persone: il
loro livello di dinamizzazione au-
menta, conoscono meglio le loro
competenze, sanno esprimere me-
glio ciò che vogliono, hanno un pro-
getto meglio definito che dà loro
delle carte vincenti per inserirsi o
per evolversi più facilmente nel
mondo del lavoro (Gaudron & al.,
2001; Bernaud & Lemoine, 2001).
Periodo 2001-2002: fase d'instabilità,
di diversificazione e di riposiziona-
mento:
Si constata una doppia evoluzione, ab-
bastanza contraddittoria.
Da un lato, la formula del bilancio si
estende e si consolida.
Interessa altri tipi di pubblico: è la de-
finizione dei bilanci "giovani" o dei bi-
lanci d'orientamento che si rivolgono
o a giovani in difficoltà o senza diplo-
ma alla fine del ciclo scolastico, oppu-
re a giovani laureati con poca prepara-
zione per entrare nel mondo del lavo-
ro (lauree generiche o non professio-
nali).
Il bilancio diventa allora un mezzo per
definire un progetto professionale e
per familiarizzare con le domande del-
le imprese. Poggia meno sulle prece-
denti esperienze, inesistenti, e mag-
giormente sulla costruzione di obiettivi
e sulla preparazione al lavoro.
La formula del bilancio si estende an-
che a popolazioni più specifiche, co-
me ad esempio i disabili motori o men-
tali che vi trovano una tappa favorevo-
le al loro reinserimento professionale.
Si può anche considerare come positi-
vo il fatto che l'Agenzia Nazionale di
collocamento (ANPE) integra sistemati-
camente il bilancio come una tappa
obbligata del ritorno al lavoro. In un
certo senso, si tratta di un riconosci-
mento generalizzato del successo di
questo dispositivo, anche se, come si
vedrà, quest'orientamento si fonda su
una critica e su una modifica degli
obiettivi e delle caratteristiche del bi-
lancio.
Il bilancio di competenze trova ancora
il suo posto, logicamente, nel permet-
tere ai salariati di gestire le loro com-
petenze da far valere nell'ambito delle
mutazioni della loro impresa, e in mo-
do particolare nel preparare una con-
Fase 1: l'accoglienza, l'informazione
Informare sull'iniziativa
Indicare la finalità del bilancio
Assicurare la confidenzialità degli scambi
Proporre un'iniziativa descrittiva e non valutativa o comparativa
Favorire così l'instaurarsi di una fiducia che aiuti l'interessato ad
esprimersi e ad analizzare la sua situazione
Verificare che l'interessato si impegni volontariamente in quest'i-
niziativa
Ciò si contrappone alle investigazioni occulte
alle valutazioni categorizzanti
ai rischi di essere schedati e catalogati
Fase 2: l'investigazione relativa alle competenze
Partecipazione dell'interessato (o beneficiario) all'iniziativa
Costruzione comune della problematica negli scambi
Utilizzo di metodi esplicitati (l'interessato capisce quello che sta
facendo)
Fase 3: gestione e appropriazione dei risultati d'analisi
Accesso progressivo ai dati da parte dell'interessato
Accompagnare l'interessato nella strutturazione delle informazio-
ni che lo riguardano
Facilitare la riflessione su di "sé" e sulla propria situazione
Riunire gli elementi trattati e favorire una sintesi personale
Elaborare un piano d'azione o un progetto suscettibile di riuscire
Tabella 1: Le tre fasi dell'interazione nel bilancio di competenze