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QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
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attività di orientamento e, nel 2000,
per la prima volta anche in altri pro-
getti di orientamento.
• È ampiamente riconosciuto che l’o-
rientamento professionale non può
più essere esclusivamente una re-
sponsabilità dei consiglieri profes-
sionali dell’ESS. Il loro numero è
troppo esiguo, ma vi sono anche al-
tri importanti motivi concettuali su
cui si basa questa affermazione; l’o-
rientamento dovrà diventare un
compito della scuola, degli inse-
gnanti e dei consiglieri scolastici, i
quali collaborano strettamente con
l’ESS. Questo concetto è espresso
nel documento “Le Linee Guida per
i Consiglieri Scolastici“, redatto dal-
la Commissione Scolastica per il La-
voro dei Servizi Scolastici di Consu-
lenza nel 1998.
• Nel 1999 l’ESS, il Ministero per il La-
voro, la Famiglia e gli Affari Sociali e
il Ministero dell’Istruzione e dello
Sport istituirono il Gruppo di Lavoro
Nazionale per l’Orientamento Pro-
fessionale. Anche altre istituzioni na-
zionali sono rappresentate in questo
gruppo. Per la prima volta nella no-
stra storia il Programma Nazionale
di Orientamento nelle Scuola fu de-
finito a livello nazionale. Questa
cooperazione si prospetta molto
promettente. Nel 1999 furono avvia-
ti per la prima volta alcuni progetti
comuni di sviluppo.
• L’1 dicembre 1998 fu aperto il primo
Centro di Informazione e di Consu-
lenza Professionale (Berufsinforma-
tions Zentrum) a Lubiana. Attual-
mente otto di questi centri sono ope-
rativi in altre città più grandi, anche
se due di essi sono piuttosto piccoli.
Nella primavera del 1999 fu istituito
il Centro Risorse Nazionale per l’O-
rientamento (National Resource
Centre for Guidance – NRCG) come
dipartimento dell’Ufficio Centrale
dell’ESS; recentemente è divenuto
un partner formale nella rete Euro-
guidance. Nel progettare il sistema
di raccolta e distribuzione delle
informazioni sull’istruzione, la for-
mazione, l’occupazione, etc. abbia-
mo tenuto in considerazione la par-
ticolare situazione della Slovenia,
che è una nazione molto piccola. Il
NRCG sloveno svolgerà un ruolo
molto importante anche a livello na-
zionale come organo coordinatore
per la raccolta e la distribuzione di
informazioni sull’orientamento pro-
fessionale agli uffici locali e regiona-
li dell’ESS, alle scuole, etc.
• Dieci anni dopo possiamo anche ri-
scontrare un uso più ragguardevole
delle banche dati elettroniche, degli
strumenti di autosostegno e degli
strumenti di pianificazione del lavo-
ro assistiti dal computer, in prece-
denza quasi completamente scono-
sciuti ai consiglieri e ai clienti.
• Il numero crescente di progetti di
sviluppo nelle scuole, in seno al-
l’ESS e a livello nazionale indicano
uno sviluppo professionale più rapi-
do.
• Una presenza sempre maggiore del-
le istituzioni preposte all’orienta-
mento nella cooperazione interna-
zionale. Questa cooperazione è fon-
damentale per gli operatori nel set-
tore dell’orientamento e per lo svi-
luppo futuro dell’orientamento in
Slovenia.
Oggi e domani
Gli ultimi dieci anni non sono stati an-
ni facili per l’orientamento e per i con-
siglieri d’orientamento in Slovenia, in
particolare per quelli dell’ESS. Ci sono
stati dei momenti critici (periodi con
un alto tasso di disoccupazione, perio-
di soggetti a restrizioni di bilancio,
etc.) in cui il futuro dell’orientamento e
dei consiglieri d’orientamento è sem-
brato molto incerto. Il paradigma tradi-
zionale è stato messo in discussione,
dal momento che chiaramente non of-
friva un apporto efficace al singolo sul
mercato del lavoro attuale. Divenne
palese che un individuo non aveva bi-
sogno solamente di consigli migliori,
ma anche di capacità, per raggiungere
l’obiettivo, capacità di pianificare la
sua carriera e la sua vita. Per poter of-
frire tale apporto, un consigliere nel
settore dell’occupazione e nella scuola
ha bisogno di un know-how diverso da
prima. La nostra esperienza dimostra
anche molto chiaramente che i servizi
di orientamento e i consiglieri d’orien-
tamento non possono mai “dormire”.
Attendere i cambiamenti e poi reagire
non sembra essere una strategia vin-
cente. È essenziale seguire costante-
mente i cambiamenti, “farne parte”,
essere proattivi e offrire la risposta
(l’apporto) il più presto possibile. Ri-
tengo che abbiamo fatto dei passi
avanti importanti in Slovenia nell’adat-
tare l’orientamento alle nuove circo-
stanze, nell’innalzare il livello del
know-how per l’orientamento e in al-
cuni altri ambiti di evidente constata-
zione. È molto importante che le ten-
denze positive degli ultimi anni prose-
guano se vogliamo un ulteriore svilup-
po dell’orientamento.
A quanto pare i problemi maggiori ne-
gli anni a venire riguarderanno la posi-
zione dell’orientamento al lavoro nei
programmi scolastici e la formazione
dei consiglieri. L’orientamento al lavo-
ro è considerato un’attività importante
nei nuovi programmi scolastici, ma nei
programmi scolastici non è previsto
nessun periodo (nessuna ora) per svol-
gere tale attività. Le attività extrascola-
stiche non saranno sufficienti a prepa-
rare gli alunni e gli studenti per la do-
manda e le sfide del mercato del lavo-
ro. Un altro compito difficile sta nel
fornire una formazione per l’orienta-
mento ai consiglieri. Al momento si
stanno svolgendo molti moduli di for-
mazione, tuttavia attualmente non vi
sono le risorse per fornire una forma-
zione a livello nazionale. Comunque
questi problemi si configurano come
meno difficili di quelli che abbiamo af-
frontato all’inizio del decennio scorso,
quindi siamo fiduciosi in un ulteriore
sviluppo dell’orientamento nella no-
stra nazione.
Azioni di supporto
per l’attivazione di linee
di servizio per adulti
Maria Grazia D’Angelo
Aster – Risorse per l’orientamento e il
lavoro
L’esperienza di “Risorse per l’Orienta-
mento e il Lavoro”, Divisione autonoma
di ASTER che si occupa di assistenza
tecnica agli enti locali in materia di
orientamento, è fortemente influenzata
dalla gestione, dal 1993, del Centro Ri-
sorse Europeo per l’Orientamento – area
formazione lavoro, progetto promosso
dal Ministero del Lavoro e coordinato
dalla Regione Emilia-Romagna. Questa
circostanza ci ha permesso di condivi-
dere con la rete dei colleghi dei centri ri-
sorse europei alcune importanti occa-
sioni di riflessione su problematiche
che, via via, nel corso degli anni emer-
gevano come cruciali sul tema dell’o-
rientamento e di cercare insieme nuove
piste di lavoro, anche attraverso la parte-
cipazione a progetti transnazionali.
Tra queste problematiche oggi sicura-
mente ha un peso rilevante quello che
potrebbe essere definito il tentativo di
declinare in termini operativi il con-
cetto di lifelong guidance.
Parlare di declinazione in termini ope-
rativi significa dare per scontato che in
termini culturali il concetto sia stato
acquisito dalla comunità degli orienta-
tori. Il problema è ora quello di riflet-
tere sulle possibili implicazioni in ter-
mini di ripensamento delle pratiche
professionali nonché di individuazione
di nuove linee di servizi e di modalità
concrete attraverso le quali garantire il
supporto dell’azione orientativa:
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