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base al numero totale di richieste,
alla larghezza di banda disponibile,
alle proprie priorità interne; e così
via. Si tratta di un vero e proprio
centro di controllo e smistamento, il
nucleo centrale di un'attività edito-
riale che oltre a testi scritti può com-
prendere anche distribuzione di
audio e video.
Va sottolineato tuttavia che, oltre a
gestire le attività di
presentazione
, il
server gestisce anche quelle di
parte-
cipazione
degli utenti che a lui fanno
capo: organizzando le caselle di
posta, inviando periodicamente
bollettini e newsletter, svolgendo
funzione di forum o di bacheca.
L'architettura client-server è dun-
que di vitale importanza per la ge-
stione delle informazioni in un'or-
ganizzazione che fornisce un ser-
vizio sul Web.
Essa obbliga infatti a passare da una
prospettiva di
prodotto
informativo
(il volume, il volantino informativo,
il CD-ROM, il video, ecc.) ad una
prospettiva di
servizio
informativo,
in cui l'utente è messo in grado di
accedere a banche dati complesse,
interrelate, in continuo aggiorna-
mento, non ricevendo passiva-
mente l'informazione ma operando
delle richieste mirate ai propri inte-
ressi.
Nel caso del servizio di "Orienta-
mento on line", una delle linee di in-
tervento è stata indirizzata proprio
alla gestione integrata delle infor-
mazioni contenute in prodotti come
Faro (Facilitare l'Accesso alla Rete
di Orientamento) o Arion (Guida
alle banche dati per l'orientamento),
esistenti su CD-ROM e dotati cia-
scuno di una propria organizza-
zione logica e di una propria inter-
faccia. La centralità del server ri-
chiede infatti un'omologazione dei
dati offerti alla consultazione, ma
offre in cambio un'enorme capacità
di interrelazione tra i dati.
Come si vedrà in particolare nel
prossimo paragrafo, l'architettura
client-server obbliga ad una
profonda trasformazione dei patri-
moni informativi interni dell'orga-
nizzazione, ma consente anche una
flessibilità molto maggiore e un mi-
glior servizio offerto all'utente.
Livelli di presentazione
Legata agli aspetti trattati sopra
(partecipazione e presentazione, ar-
chitettura client-server) è la ten-
denza attuale a valorizzare e otti-
mizzare sempre più le risorse infor-
mative presenti nelle grandi azien-
de, enti, od organizzazioni; potrem-
mo infatti distinguere due tipi di
editoria, una "esterna" e una "inter-
na".
Per editoria esterna intendiamo la
classica impresa editoriale, o la
grande organizzazione, che mira al
raggiungimento del consumatore
finale, del lettore che acquista o ri-
ceve un prodotto editoriale: infor-
mazione, education, fiction, enter-
tainment.
Per editoria interna si intende in-
vece lo sviluppo di un'attività edito-
riale che svolge un ruolo di interme-
diazione nei flussi di informazione
all'interno delle strutture produt-
tive, rendendo visibili documenti di
lavoro, offrendo informazioni e
suggerimenti per il processo deci-
sionale, suggerendo soluzioni tec-
niche, dando la possibilità di ope-
rare confronti e valutazioni.
L'editoria interna è basata sul
principio delle Intranet, reti che
vengono usate per gestire lo
scambio di informazioni all'in-
terno delle organizzazioni; tut-
tavia, a differenza di quanto avve-
niva fino a pochi anni fa, le In-
tranet non impiegano più proto-
colli proprietari spesso legati alle
apparecchiature hardware esi-
stenti, bensì impiegano il proto-
collo TCP/IP, lo stesso che viene
usato per i collegamenti esterni su
Internet e di conseguenza impie-
gano anche i browser standard per
l'accesso ai documenti stessi.
Ovviamente le Intranet sono pro-
tette, e accessibili solo sulla base
dei permessi accordati agli utenti
abilitati, o eventualmente solo
dall'interno della rete stessa, in
modo da garantire la sicurezza dei
dati. Ciò che cambia tuttavia è la
considerazione complessiva di
questa attività editoriale. Il fattore
decisamente innovativo è che tutti
questi flussi informativi sono in
stretto rapporto fra loro, in quanto
condividono in parte gli stessi do-
cumenti, che comunque devono
essere codificati secondo uno stan-
dard comune oppure devono es-
sere traducibili e riducibili allo
standard; condividono la rete fi-
sica e i protocolli che trasportano i
dati; condividono lo strumento di
lettura (il browser) e quindi l'in-
terfaccia standard per l'accesso ai
dati stessi.
Innanzitutto questo semplifica tutte
le procedure interne di
Data Wa-
rehousing
[Dyché 2000: 369-370]:
Gli utenti aziendali sono abituati a
utilizzare le interfacce dei browser e
questo semplifica la formazione e
l'accettazione da parte degli utenti
finali. Le applicazioni basate sul
browser hanno una immagine
uniforme, mettendo gli utenti finali
più a loro agio nell'ambito dell'uti-
lizzo di nuove funzionalità. Le ap-
plicazioni basate sulle funzionalità
Web eliminano la necessità di dover
ricorrere a un supporto complesso e
L’INFORMAZIONE ON LINE
6
QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
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