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ORIENTAMENTO E SCUOLA
LE RAGIONI DELLA
TRASFORMAZIONE
DEL GRUPPO DI AMICI
IN BANDA
ALLA RICERCA DELL’ADULTO PERDUTO
Gustavo Pietropolli Charmet
1
R
accontare la propria
storia e definire i
propri pensieri è una
cosa fondamentale
per i ragazzini violenti,
perché è l’unica
soluzione per smettere
di trasformare in
azioni la loro paura
LA RICERCA
DELL’ADULTO
Vorrei immaginare uno sviluppo pos-
sibile che emerge da uno dei risultati
apparentemente più sorprendenti, della
ricerca che stiamo sviluppando e cioè
che i ragazzi, una particolare tipologia di
ragazzi, quelli che frequentano la scuo-
la media, sono alla ricerca degli adulti,
e hanno bisogno di adulti competenti,
soprattutto quando si avverano delle
problematiche relazionali centrate sulla
gestione del potere, della visibilità, della
popolarità, della violenza, della conflit-
tualità, delle invidie. Dobbiamo appro-
fondire e chiederci di che tipologia di
adulto sono alla ricerca. È una questione
di rapporto tra le generazioni o hanno in
mente delle caratteristiche peculiari che
dovrebbe avere l’adulto, secondo il loro
modo di vedere, per essere autorizzato
a intervenire e poter auspicabilmente
realizzare un intervento efficace? È ne-
cessario tener presente l’età di cui par-
liamo e le caratteristiche assolutamente
peculiari di questa fase dello sviluppo del
soggetto che va dall’infanzia, durante
la scuola primaria, all’ingresso nell’ado-
lescenza, che normalmente definiamo
pre-adolescenza.
Dovrebbe essere un’età caratterizzata
da un tentativo di svincolo nei confronti
degli adulti, del loro potere, delle norme,
delle regole e dovrebbe essere un’età
fortemente caratterizzata da una pre-
dilezione per istaurare e sottoscrivere,
attraverso complicati negoziati e difficili
contrattazioni, dei patti con i coetanei al
fine di ridurre il potere di influenza degli
adulti, sia genitori sia docenti, e della
società degli adulti nel suo insieme e in
favore di maggior potere e influenza della
categoria dei coetanei. Oggi i ragazzi-
ni di età compresa tra 11-14 anni sono
connotati da una fortissima predilezione
per l’appartenenza al gruppo spontaneo
dei pari età. Questo ha compromesso la
partecipazione di ragazzi di questa fascia
di età a una serie di attività, di iniziative
e di modalità di associazione che sono
da sempre predisposte per loro e che at-
tualmente vedono una diminuzione della
partecipazione perché, arrivati a quella
fase del loro sviluppo in questo conte-
sto e per una serie di variabili, i ragazzi-
ni preferiscono far parte di un gruppo
spontaneo senza supporto istituzionale
da parte degli adulti e decidere di orga-
nizzare le loro attività spontaneamente.
Questo fenomeno è sotto gli occhi
di tutti ed è peculiare di questa gene-
razione. Chiunque vive o lavora con dei
ragazzi, sia nel ruolo di genitori, sia di
docenti, di educatori o di operatori, è
ampiamente al corrente che la preco-
cità sociale dei pre-adolescenti attuali
fa sì che sia molto forte la loro opzione
per l’appartenenza a un gruppo, a una
compagnia. Notevoli sono i loro sforzi per
ottenere il consenso e l’autorizzazione