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ORIENTAMENTO E SCUOLA
UN ADULTO
“COMPETENTE”
L’egemonia, l’importanza che ha con-
quistato la relazione orizzontale col grup-
po, ha degli enormi vantaggi, ma compor-
ta naturalmente anche dei rischi. Non c’è
dubbio che il legame di gruppo ha in parte
eroso il potere decisionale della famiglia
e ha in parte contribuito ad attenuare il
significato simbolico e istituzionale del-
la scuola. Oggi i ragazzi vanno a scuola
anche con l’intenzione di incontrarsi con
i loro coetanei per continuare a gestire
tutti i fenomeni della classe degli affetti,
della classe dei sentimenti, delle deci-
sioni, della guerra ma anche dell’amore.
Quindi da un lato c’è questo fenomeno,
ma dall’altro lato c’è il fatto, altrettanto
certo, che i ragazzi sono però anche alla
ricerca degli adulti. Penso sia giusto at-
tribuire alla figura, all’identikit dell’adulto
che i ragazzi cercano, l’aggettivo “com-
petente”. È una questione sulla quale ho
molto riflettuto e mi sono molto eserci-
tato in questi anni, prendendo atto che
i livelli di conflittualità, anche violenta, e
di contestazione tra questa generazione
di ragazzi e la generazione degli adulti si
sono molto attenuati.
In Italia la possibilità della co-residen-
zialità tra le due generazioni, quella dei
figli e quella dei genitori all’interno della
famiglia, sotto lo stesso tetto, puòprolun-
garsi anche oltre i trent’anni; ciò è segno
che, all’interno della famiglia, tra le due
generazioni, si è arrivati a contrattare il
potere, il processo decisionale, l’appar-
tenenza, la fruizione degli spazi, il godi-
mento della relazione in modo tale da
rendere possibile la co-residenzialità che
d’altra parte implica anche questioni più
ampie, legate all’economia, alla politica,
all’organizzazione del mondo del lavoro.
Possiamo ipotizzare quindi che quello che
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