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QUADERNI DI
ORIENTAMENTO
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FVG è storicamente caratterizzata
dalla presenza di strutture dedicate
per l’orientamento che operano sta-
bilmente sul territorio, sia con servizi
rivolti direttamente alle persone
(sportelli informativi, consulenza,
counselling), sia con attività indiriz-
zate specificatamente al sistema e
agli operatori (sistema informativo
unitario, centro risorse, assistenza
tecnica). Rispetto al “sistema istruzio-
ne”, il servizio di orientamento regio-
nale ha instaurato una capillare col-
laborazione con le scuole di primo e
secondo grado, ed anche con diversi
soggetti istituzionali, quali l’Ufficio
Scolastico Regionale (USR FVG), l’A
genzia per lo sviluppo dell’autono-
mia scolastica (ANSAS), i servizi re-
gionali per la formazione professio-
nale, l’Agenzia del lavoro, i servizi di
orientamento delle Università di Udi-
ne e Trieste, le Province e le Camere
di Commercio e altri soggetti coin-
volti in progetti particolari.
Inoltre, la presenza di un Centro
Risorse regionale può sostenere, in
modo unitario, lo sviluppo di pro-
getti speciali a dimensione regiona-
le e le attività dei gruppi di lavoro
tematici. I risultati oggi raggiunti
sono frutto di un lungo processo di
lavoro centrato sull’integrazione dei
sistemi, avviato fin dal 2003 con il
progetto RITMO
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, per lo sviluppo
del sistema regionale di orienta-
mento scolastico/professionale sul
territorio, ed altri sotto-progetti
speciali
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, interfacciati sui sistemi
della formazione e del lavoro.
Tuttavia, la realtà dell’integrazione
tra i servizi del Friuli Venezia Giulia
risente ancora di una certa astrattez-
za ed autoreferenzialità in risposta ai
bisogni delle persone e alla com-
plessità del loro processo orientati-
vo. Con il progetto GIANT, il Servizio
regionale di orientamento ha avuto
l’opportunità di proporre, sperimen-
tare e valutare un processo fondato
sulla trasversalità ed integrazione
dei sistemi scuola e formazione, al
fine di aumentare la qualità dei loro
interventi e rendere meglio fruibile
l’insieme delle opportunità predi-
sposte a favorire il processo orienta-
tivo dei loro utenti.
IL PROGETTO GIANT
Con il piano di trasferimento del
modello GIRC, è stato possibile svi-
luppare le due funzioni di “
Assistenza
tecnica
” e di “
Promozione della quali-
tà
”, in relazione alla loro rilevanza
strategica e funzionale per il sistema
locale, ai fini del suo sviluppo e ai sot-
tostanti bisogni sui quali si voleva
incidere. Gli obiettivi assunti con il
progetto, riguardavano nello specifi-
co:“
Favorire la comunicazione fra sog-
getti socio-istituzionali competenti
”,
“
Qualificare pratiche e strumenti pro
fessionali
”,“
Monitorare e valutare l’effi-
cacia e l’efficienza dei servizi di orien-
tamento”.
Il piano progettuale (vedi tabella 1)
ha da subito assunto una forte va-
lenza istituzionale con il coinvol-
gendo dell’Ufficio Scolastico Regio-
nale nelle fase più esplicativa e nella
successiva di analisi tecnica rivolta
ai dirigenti scolastici e ai responsa-
bili degli enti di formazione profes-
sionale. Una forte attenzione è stata
centrata sulle strategie da adottare
per migliorare la qualità degli inter-
venti orientativi, puntando ad un
maggiore coordinamento fra scuola
e formazione professionale.
L’idea portante sostenuta e svilup-
pata in seguito, ha riguardato il con-
dividere una medesima logica nella
progettazione dei percorsi educati-
vi di orientamento e della strumen-
tazione di lavoro comune. A tale
proposito, GIANT ha permesso an-
che di convogliare al suo interno un
grosso filone di lavoro, denominato
S.OR.PRENDO
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, relativo all’orienta-
mento alle professioni, arricchendo-
si dei suoi contributi strumentali e
delle pratiche metodologiche già
impostate alla progettazione parte-
cipata.