Quaderno 36 - page 84

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QUADERNI DI
ORIENTAMENTO
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Ritengo che questi elementi ci
spingano più vicino all’obiettivo
della Corte Europea: un’
educazione
pluralista e democratica
. Tuttavia è
necessario evidenziare anche l’altro
lato della medaglia. Come molti rac-
conti e antichi miti ci insegnano, la
via migliore è spesso dissestata e in
salita. è una strada che richiedemol-
to più impegno da parte di tutti,
anzi di ognuno in prima persona. Ri-
chiede la capacità dei governi di
ascoltare quanto da tempo afferma-
to da esperti pedagogisti di fama
internazionale (H.Hannoun
6
, Morin
7
,
C. Naranjo
8
, Lynch 1986, Figueroa
1991, Gilborn 1995, Gundara
9
, anti-
cipatori come Piaget, Bovet e Cla-
parède) riguardo alla necessità di
un’educazione nuova, umanizzante,
interculturale e soprattutto riguar-
do alle modalità migliori per realiz-
zarla. Richiede una specifica prepa-
razione degli insegnanti e dirigenti.
Richiede non solamente interventi
mirati verso gli immigrati ma anche
rivolti a tutti con uno stile d’inse-
gnamento più interattivo. Richiede
di ripensare alcuni programmi con
modalità meno eurocentriche (pen-
so per esempio a storia e geografia).
Di ripensare l’ora di religione in ter-
mini interreligiosi o di religioni com-
parate, come materia di studio rivol-
ta a tutti anziché solo ai cattolici. Ri-
chiede soprattutto di aver chiaro
quale società futura sia possibile ed
auspicabile in una realtà di fatto
multiculturale. E richiede dunque di
scoprire la nuova
mission
educativa
della scuola ed il valore della profes-
sione dell’insegnante, questo, se mi
si permette, anche in termini di in-
centivi remunerativi. Facendo della
scuola, non più il fanalino di coda
della società, che elimina i conflitti
occultandoli e ne riproduce all’infi-
nito le nevrosi peggiori, ma l’organi-
smo propulsore dell’educazione alla
pace e al dialogo di cui la nostra so-
cietà ha profondamente bisogno.
QUALE SPAZIO
PUBBLICO? UNA
LETTURA SIMBOLICA
Conoscere il linguaggio dei sim-
boli e dei miti è uno strumento im-
portante che permette di guardare
più a fondo la realtà e coglierne si-
gnificati che potrebbero restare ce-
lati se si applicasse esclusivamente
un’analisi di tipo logico o analitico.
Come Paul Watzlawick, padre degli
studi sulla comunicazione umana, ci
insegna, all’uomo appartiene sia il
cervello sinistro che ragiona in ter-
mini logici, causali e lineari, che os-
serva, analizza i dettagli in modo
razionale, analitico, numerico, sia il
cervello destro che ragiona per im-
magini e guarda al significato. Il pri-
mo, dice Watzlawick,
“non vede il
Oltre
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