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QUADERNI DI
ORIENTAMENTO
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realtà del mondo, della vita,
impossibile da esperire direttamente
ma solo rappresentabile
metaforicamente, simbolicamente.
6
H. Hannoun,
Les ghettons de l’ecole.
Pour une éducation interculturelle,
esf,
Paris, 1987, p. 109: “
La scuola deve
ricomprendere in chiave interculturale i
tre obiettivi generali ad essa assegnati
dalla nostra società: la trasmissione di
un’eredità culturale, la socializzazione
dell’educando la sua espressione
personale; occorre perciò che la scuola
interculturale trasmetta una pluralità
di culture o comunque quelle che
coesistono con l’ambiente di
riferimento, che socializzi gli alunni
adattandoli alla propria realtà sociale
d’origine e a quella comune a tutti e
che eviti di svalorizzare le diverse
culture”.
7
E. Morin (2001,p. 12 e p. 77):
ciascuno ovunque sia, dovrebbe
prendere conoscenza e coscienza della
propria identità, sia dell’identità che ha
in comune con tutti gli esseri umani. La
condizione umana dovrebbe, così
essere oggetto essenziale di ogni
insegnamento”. “ Ogni sviluppo
veramente umano deve comportare il
potenziamento congiunto delle
autonomie individuali, delle
partecipazioni comunitarie e della
coscienza di appartenere alla specie
umana.. per portare a compimento
l’umanità come comunità planetaria.
Facendo in modo che si concepisca la
terra come patria unica. Dobbiamo
imparare ad esserci sul pianeta.
Imparare ad esserci significa imparare
a vivere, a condividere, a comunicare, a
essere in comunione, è quanto si
imparava soltanto nelle e con le culture
singolari. Abbiamo bisogno oramai di
imparare a essere, a vivere, condividere,
a comunicare, essere in comunione,
anche in quanto esseri umani del
pianeta Terra. Non dobbiamo più
essere solo una cultura, ma anche
esseri terrestri.”
8
C. Naranjo,
“Cambiare l’educazione
per cambiare il mondo”,
2004, Forum.
“
La civiltà, un male curabile”,
2007,
Franco Angeli,
“Per una Gestalt viva”,
2009, Astrolabio.
9
J. Gundara,
Scuola democratica,
numero monografico del settembre
1995, Le Monnier, Firenze. Si pone in
senso critico nei confronti delle
politiche adottate dal governo
britannico giudicano deboli gli
interventi delle scuole, anche quelle
più aperte.
10
H. G. Gadamer
la diversità delle
lingue e la comprensione del mondo,
D. Di Cesare, a cura di, Laterza, Roma
2005.
G. D’Acunto,
Elogio di Babele, La
parola dell’incontro in Gadamer,
Ricoeur, Panikkar.
11
Sul mercato come centro del
potere, G.M. Chiodi,
La menzogna del
potere,
Giuffré, Milano, 1979.
12
R. Panikkar,
Lo spirito della parola,
Bollati Boringhieri, Torino, 2007, p. 76.
13
M. Eliade,
Trattato di storia delle
religioni
, Bollati Boringhieri, Torino,
1976.