Quaderno 36 - page 80

79
QUADERNI DI
ORIENTAMENTO
36
la come nelle biblioteche ed in altri
luoghi pubblici. La sentenza della
Corte di Strasburgo rimanda a tale
concezione. A questo punto pare
necessario chiedersi se esistono al-
tre tipologie di spazio pubblico
compatibili con la democrazia. Per-
sonalmente mi chiedo se esistono
altre tipologie che oltre ad essere
compatibili con la democrazia per-
mettono di non disperdere il valore
del significato universale, insito nei
simboli di ogni cultura. La possibili-
tà di coniugare spazio pubblico e
democrazia senza rischiare di di-
sperdere significati universali, si può
scorgere nel considerare lo spazio
pubblico non più neutro, ma di tut-
ti. In questo caso, tutti i simboli,
espressione delle identità culturali
presenti in quello spazio, in quella
classe, possono venire liberamente
espressi. L’idea è di aggiungere anzi-
ché di togliere, di condividere anzi-
ché escludere. Decidendo di volta in
volta sulla base delle esigenze del
gruppo, al di là di sentenze, in quan-
to ritengo che una legittima pretesa
di un singolo possa essere tutelata
solo quando non toglie nulla agli al-
tri. Oppure, se tale singola pretesa
viene rappresentata dalla maggio-
ranza presente nello spazio pubbli-
co. In sostanza, il diritto di non fre-
quentare l’ora di religione cattolica
è sacrosanto fosse anche richiesto
da un’unica famiglia in Italia, ma il
diritto di togliere a tutti qualcosa
che c’è può essere espresso solo da
una maggioranza dopo un libero e
pubblico dibattito. In tal senso il
modello di spazio pubblico che ag-
giunge anziché togliere ha il van-
taggio che può essere richiesto an-
che da minuscole minoranze senza
togliere niente a nessuno.
QUALE SCELTA
EDUCATIVA?
La differente concezione di spazio
pubblico comporta specularmente
una diversa tipologia educativa.
Appare in tal senso importante por-
re in evidenza quelle che possono
essere le dirette conseguenze sul
piano educativo, e quindi sulla so-
cietà futura, di una scelta di campo
tra spazio pubblico neutro o di tut-
ti. Del resto anche la stessa senten-
za della Corte si interroga sulla mi-
gliore modalità che “
garantisca il
pluralismo educativo essenziale per
una società democratica”.
Iniziamo
dal primo con l’intento di valutare
quanto tale prospettiva riesce ad
avvicinarsi all’obiettivo esplicitato
dalla sentenza.
Lo
spazio pubblico viene consi-
derato neutro
e, come in Francia,
si vieta qualsiasi esposizione di
simboli culturali o religiosi nei
luoghi pubblici, e dunque anche
e soprattutto a scuola. Ricordo
Ciclo n. 4 ’61 / 62
tecnica mista e
collage su tela
1961 / 1962
1...,70,71,72,73,74,75,76,77,78,79 81,82,83,84,85,86,87,88,89,90,...114
Powered by FlippingBook