SPAZIO APERTO
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LOSPAZIOEDUCATIVO
COMELUOGO
D’INCONTRO
DELLA SOCIETÀ MULTIETNICA
Elisabetta Damianis
INTRODUZIONE
L’esposizione di simboli religiosi a
scuola è oramai argomento saliente
a livello internazionale e particolar-
mente sentito nel nostro Paese. Da
ultima la sentenza (novembre scor-
so) della Corte Europea dei Diritti
dell’Uomo di Strasburgo che impone
di togliere i crocifissi dalle pareti del-
la scuola
1
. Ricordo che problemati-
che di tal genere non sono sorte solo
nei confronti del crocefisso ma an-
che di altri simboli religiosi quali, il
presepe, la recita natalizia, il velo isla-
mico, ecc. L’argomento è senza dub-
bio complesso e mi porta a delle
considerazioni che non hanno la pre-
tesa di essere di per sé esaustive.
L’obiettivo è quello di condividere al-
cune riflessioni attorno al concetto di
spazio pubblico in un contesto de-
mocratico e a come una differente
concezione di tale spazio si rifletta
nella tipologia educativa. Intendo in-
fine concludere con una breve inter-
pretazione simbolica della questio-
ne, ad esempio di come la conoscen-
za del linguaggio mito-simbolico
possa rivelarsi fondamentale stru-
mento di analisi oltre che di cono-
scenza di sé e degli altri.
IL RAPPORTOTRA
SPAZIO PUBBLICO E
DEMOCRAZIA
Lo spazio pubblico indica quel
contenitore, costituito dalle maggio-
ri agenzie di socializzazione, all’inter-
no del quale vengono espresse (ap-
punto pubblicamente) delle opinio-
ni. Le opinioni sono argomenti
espressi senza una pretesa di verità
fondata su dogmi religiosi, ideologi-
ci o enunciati scientifici dimostrati e
comunemente accettati, quindi si
tratta di “sentenze” provvisorie, mu-
tevoli e continuamente vagliabili
dall’esperienza. In sintesi, esistono
due concezioni di spazio pubblico
compatibile con la democrazia. Lo
spazio pubblico neutro
e lo
spazio
pubblico di tutti
. Il primo rappresen-
ta il modello francese. Lo stato è lai-
co in maniera fondamentale, per cui
lo spazio pubblico è accessibile su
un piano eguale da parte di tutti
solo spogliandosi dalle proprie ap-
partenenze culturali distinte dalla
cittadinanza politica repubblicana.
In tal senso, l’unica icona rappresen-
tabile in una scuola pubblica è la
foto del Presidente della Repubbli-
ca, e addirittura, ogni esposizione
manifesta di simboli di appartenen-
za religiosa-etnico-culturale (dalla
catenina con la croce, con la mano
di Allah, con la stella di Davide, al
velo islamico ecc.) è proibita a scuo-