ORIENTAMENTO E SCUOLA
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gare, analizzare, problematizzare,
cogliere nessi di causa ed effetto,
confrontare, selezionare, dedurre,
ipotizzare, comunicare, decidere, ri-
cavando informazioni, conoscenze,
ma anche procedure e modelli co-
gnitivi. Il laboratorio, ove lo studen-
te è attore e protagonista, ha un for-
te valore orientante per il suo coniu-
gare insieme sapere e saper fare,
per il rendere concreto, reale ed effi-
cace l’apprendimento. Infatti, attra-
verso le azioni e le decisioni messe
in atto in laboratorio, lo studente
prende coscienza delle sue capaci-
tà, acquisisce competenze e svilup-
pa gradualmente il suo progetto di
vita individuale e collettivo nel ri-
spetto dei suoi desideri e delle sue
attitudini.
LE AZIONI IN CORSO A
SUPPORTO DEL PIANO
NAZIONALE
Le linee guida proposte con la
C.M. n. 43 del 15 aprile 2009 sono da
considerare un punto di partenza,
un “work in progress” attraverso cui
arrivare, con il contributo e il rispet-
to di tutti i Soggetti, a una strategia
possibile di orientamento lungo tut
to il corso della vita e a un modello
operativo d’intervento ai vari livelli,
realmente condiviso e perseguito
unitariamente.
Sono in programmazione, per il
prossimo mese di maggio, tre semi-
nari interregionali, che proseguono
il cammino avviato ad Abano, ap-
profondendo con gli operatori della
scuola e del territorio punti che ri-
sultano importanti e centrali anche
nei nuovi ordinamenti delle scuole
secondarie di II grado e che asse-
gnano un’attenzione specifica all’o
rientamento, quale strategia per l’in
novazione e il cambiamento.
Siamo consapevoli che il cammi-
no è lungo e complesso, ma siamo
anche convinti della necessità di so-
stenere il cambiamento del docente
verso un nuovo modello di insegna-
mento/apprendimento che vede lo
studente in quanto persona al cen-
tro di tale processo, con le sue carat-
teristiche e i suoi bisogni e il suo di-
ritto ad una formazione completa e
coerente.
Bisogna che ogni docente impari
a sentire i suoi studenti e ad ade-
guare le sue proposte agli stessi. In
fondo, come scrive Daniel Pennac in
“Diario di scuola”:
“Ogni studente suona il suo stru-
mento, non c’è niente da fare. La cosa
difficile è conoscere bene i nostri mu-
sicisti e trovare l’armonia.
Una buona classe non è un reggi-
mento che marcia al passo, è un’or-
chestra che prova la stessa sinfonia”.
Ricercare l’armonia in classe con i
propri studenti, in fondo, è una bel-
la sfida, che val la pena cogliere e
percorrere.
Speranzina Ferraro
Dirigente Scolastico
Ministero dell’Istruzione,
dell’Università e della Ricerca
Direzione Generale per lo
studente, l’integrazione, la
partecipazione, la comunicazione
Coordinatore nazionale
orientamento e dispersione
scolastica.
Coordinatore nazionale scuola in
ospedale e istruzione domiciliare
e-mail: speranzina.ferraro@
istruzione.it