QUADERNI DI
ORIENTAMENTO
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È indispensabile costruire
“un’alle-
anza educativa”
in primo luogo con
le famiglie al fine di condividere
obiettivi comuni e progettare inter-
venti formativi che favoriscano la
maturazione del processo di auto–
orientamento da parte dello stu-
dente in rapporto ai diversi livelli di
autonomia personale. La partecipa-
zionedei genitori al processod’istru-
zione e formazione costituisce lo
strumento strategico per la realizza-
zione, attraverso la collaborazione
interattiva tra scuola e famiglia, del-
la “mission” della scuola, cioè la for-
mazione armonica della persona e il
suo personale benessere. Il fine è il
coinvolgimento reale di tutti i Sog-
getti al fine di costruire“reti collabo-
rative” con il territorio a misura di
ragazzo, dove egli possa orientarsi
in autonomia, sicurezza e consape-
volezza.
3.
rete e sviluppo di un
sistema nazionale e
territoriale di
orientamento
Le Riforme degli ultimi anni nei
settori dell’educazione, della forma-
zione e della società nel suo com-
plesso attribuiscono alla scuola e
all’università nuovi compiti nella
definizione dell’offerta educativa ed
enfatizzano, nel contempo, la colla-
borazione con gli Enti Locali, a co-
minciare dalle Regioni, e con gli altri
Soggetti pubblici e privati del terri-
torio. La scuola ha senz’altro un ruo-
lo importante, data la sua estesa
presenza nella vita e nella formazio-
ne dei giovani, di coordinamento
tra i vari Soggetti e di disegno della
strategia organizzativa e operativa
di un possibile sistema integrato di
orientamento nazionale, capace,
cioè, di dare risposte unitarie e coe-
renti ai bisogni espressi da ogni per-
sona.
L’impegno è quello di ripristinare
e raccordare i diversi livelli di inter-
vento, chiarire i ruoli e le funzioni
dei diversi Soggetti, lasciando in
ogni caso ai singoli contesti la li-
bertà di ricercare soluzioni adegua-
te rispetto ai propri bisogni, per ar-
rivare al coordinamento tra i vari
Soggetti istituzionali, alla condivi-
sione del modello teorico-metodo-
logico di riferimento, alla messa a
punto di interventi formativi inte-
grati, specifici per i diversi livelli e
per le diverse figure. La rete, a cui
tendiamo, è una struttura policen-
trica ove Soggetti, istituzionalmen-
te diversi, si ritrovano e si confron-
tano per raggiungere obiettivi con-
divisi attraverso la messa in atto di
azioni condivise.
È, altresì, una struttura di servizio
che produce legami, condivisione,
dialogo, comunicazione a tutto van-
taggio dei giovani e del loro svilup-
po. In tale direzione si muove il nuo-
vo organismo del Forum nazionale,
già citato, ove tutti i principali Sog-
getti di orientamento cercano insie-
me di condividere linee guida, mo-
delli di intervento, risorse, finalità,
organizzazione degli interventi, for-
mazione degli operatori, linguaggi.
Ad esso si collegano gli organismi
integrati a livello regionale dagli
USR, che hanno tra i loro compiti
quello di costituire la rete a livello
locale tra i vari Soggetti istituzionali,
nonché di realizzare i
Piani regionali
di orientamento
.
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I teamo Comitati regionali, costitu-
iti dagli USR, sono formati in genera-
le dal referente regionale per l’orien-
tamento e dai referenti provinciali, a
cui si affiancano esperti, rappresen-
tanti dell’università, dell’Ansas, degli
Enti Locali e del mondo del lavoro.
4.
formazione iniziale e
in servizio dei docenti
Non si tratta di intervenire con
momenti sporadici e frammentari di
aggiornamento in questo settore,
ma di fare dell’orientamento la base