QUADERNI DI
ORIENTAMENTO
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di poter compilare un curriculum
sapendo come rappresentare le
proprie risorse e divenendo con-
sapevoli che il proprio patrimo-
nio di competenze può essere
maturato non solo a scuola ma
nelle diverse esperienze di vita
che essi hanno condotto (auto-
apprendimento, sport, viaggi, vo-
lontariato, hobbies, ecc.).
Dunque, il cuore di una proposta
operativa non può che indicare una
didattica che consenta di “toccare
con mano”, di esperire direttamente
occasioni grazie alle quali sia possi-
bile agli allievi articolare la propria
rappresentazione del lavoro, rende-
re più realistiche le aspettative e
proiettarsi in un orizzonte di scelte.
Proponiamo qui tre suggerimenti
elaborati nell’ambito delle esperien-
ze laboratoriali di formazione in ser-
vizio dei Docenti che lavorano nel
biennio dell’obbligo.
1. Esperienze di contatto
con il mondo del lavoro
Viene identificata una metodolo-
gia basata su esperienze strutturate
di “
contatto con il mondo del lavoro”
come via per perseguire la globalità
della competenza in oggetto e che
nel contempo sia in grado di solleci-
tare e integrare il contributo che le
diverse discipline possono fornire
allo sviluppo di aspetti cognitivi e
abilitativi della competenza (abilità
e conoscenze). Viene proposto un
“decalogo”minimo per connotare la
metodologia:
a)
una pluralità di tipi di “incontro”
con il mondo del lavoro: visite,
interviste, ricerche sul campo, te-
stimonianze, laboratori tenuti da
imprenditori, brevi stage osser-
vativi, simulazioni, lavoro di pro-
getto, simulazione di impresa,
ecc.
b)
Non un’esperienza spot colloca-
ta in una fase “terminale” del cur-
riculum, con valenza prevalente-
mente applicativa, come nella
tradizione degli Istituti profes-
sionali e tecnici, ma un’esperien-
za pluriennale e precoce (ten-
denzialmente da proporre fin dal
primo anno): un programma plu-
riennale di esperienze - oltre il
biennio- poste in sequenza se-
condo gradualità (da esperienze
a prevalente carattere osservati-
vo a esperienze a carattere appli-
cativo).
c)
Scegliere uno o più settori eco-
nomici / comparti per potere
conservare l’unitarietà del per-
corso, ricostruire filiere, specifici-
tà tecniche, storiche, ecc., inda-
gando in un ambito circoscritto
fenomeni caratteristici anche di
ambiti differenti o più ampi.
d)
Utilizzare per la scelta criteri con-
divisi che sostengono la motiva-
zione: settori coerenti con l’indi-
rizzo dell’Istituto, presenti nel
territorio, che interpellano la
maggior parte delle discipline
del curriculum, che interessano
gli allievi.
e)
Un programma per tutti i tipi di
scuola (anche per i Licei, tradizio-
nalmente lontani dai contatti con
il mondo del lavoro).
f)
Identificare un docente-guida
che coordina gli apporti delle al-
tre discipline coinvolte.
g)
Utilizzare flessibilità oraria e gli
spazi di autonomia se e dove ne-
cessari.
h)
Una serie di attività di prepara-
zione delle esperienze, di sup-
porto e di valorizzazione degli
apprendimenti in situazione.
i)
Realizzare e/o patrimonializzare
“infrastrutture” a medio termine:
Banca dati imprese interessate/
disponibili; Elenco Centri di ricer-
ca; Repertorio di strumenti; Linee
guida.
l)
Il territorio (governi locali, asso-
ciazioni imprenditoriali, istituzio-
ni culturali, ecc.) è chiamato a
fare la sua parte e ad esprimere