QUADERNI DI
ORIENTAMENTO
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to a partire da compiti/problemi
che nascono dall’esperienza che li
circonda, favorire l’apprendimento
per scoperta affrontando problemi
e compiti reali, far cogliere il legame
tra individuo e realtà e, infine, favo-
rire la valutazione basata su proces-
so e prodotti realizzati.
Oggi il ruolo del docente non è
più quello di trasmettitore di saperi,
ma di
costruttore di saperi
in collabo-
razione con i suoi studenti attraver-
so lo sviluppo di un curricolo verti-
cale e unitario per competenze, ed è
anche quello di sostenerli nell’ac-
quisizione e nell’esercizio delle prin-
cipali competenze orientative: con-
sapevolezza, decisione, autonomia,
scelta, responsabilità, etc….
Per arrivare a questo è, però, ne-
cessaria una permanente e qualifi-
cata formazione degli insegnanti,
sia iniziale sia in servizio, affinché il
docente diventi capace di assumere
e fare proprio un curricolo verticale
per competenze riuscendo a coniu-
gare saperi, metodi e relazioni.
Il ruolo del docente è, soprattutto,
un ruolo di mediazione, di sostegno
e supporto, di accompagnamento e
di stimolo e, all’occorrenza, di con-
sulenza alla formazione della perso-
na e del cittadino.
Si tratta di un ruolo che il docente
deve svolgere con consapevolezza
in ogni ordine e grado di scuola, a
partire dalla scuola dell’infanzia. È,
infatti, osservando il docente che il
bambino apprende a relazionarsi
con gli altri, a sentirsi accettato e va-
lorizzato per quello che è e che può
dare, e per le capacità e potenzialità
di cui è portatore. Opportunamente
sostenuto dal docente e dalla sua
funzione di guida, di intermediazio-
ne e di supporto, lo studente porta
avanti facilmente il suo processo di
apprendimento e di autonomia tout
court.
È facile, perciò, comprenderequan
to questa funzione di supporto di-
venti importante nell’esperienza di
orientamento che, come è noto,
come ogni azione di apprendimen-
to, per essere metabolizzata, deve
coinvolgere tutto l’essere, con men-
te, cuore e corpo. La funzione tuto-
riale e mediatrice del docente, le cui
modalità di esercizio e sviluppo
facilitano l’apprendimento, favori-
sce, di conseguenza, anche il proces-
so orientativo e l’acquisizione delle
specifiche competenze.
La
didattica orientativa
indica
quella particolare predisposizione
delle attività da parte del docente
finalizzata consapevolmente a pre-
parare lo studente a gestire inmodo
autonomo e consapevole il proces-
so di auto-orientamento, compren-
sivo di scelte e decisioni, reso possi-
bile attraverso lo sviluppo delle
competenze orientative generali.
Questo implica l’utilizzo delle disci-
pline in maniera strumentale rispet-
to all’obiettivo principale che è lo
sviluppo dell’autonomia del sog-
getto.
La
didattica laboratoriale
,
che si
caratterizza per essere una didattica
attraente e vicina ai bisogni dei ra-
gazzi, si distingue per l’operatività
delle situazioni di apprendimento,
per la costruzione di percorsi di ap-
prendimento centrati sul compito,
dotati di senso e motivanti, che uti-
lizzano l’aula scolastica come un
“la-
boratorio”,
inteso sia come luogo fi-
sico specificamente attrezzato, sia
come momento in cui gli alunni
progettano, costruiscono artefatti e
manipolano materiali, prevedono,
sperimentano, confrontano e discu-
tono affiancati da un docente me-
diatore e guida.
Questa strategia costituisce il
modo per attivare processi signifi-
cativi di apprendimento a partire
dal dato reale ed oggettivo per poi
passare alla riflessione teorica. Tale
metodologia, applicabile a qualun-
que disciplina, parte dal dato
dell’esperienza e del contesto che
circonda lo studente che, nel labo-
ratorio, che può essere la classe o
l’aula di laboratorio, impara ad inda-