QUADERNI DI
ORIENTAMENTO
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Da “Aus dem Augenrund”
edizione 2000
coerente di processi di scelta e di
decisione in una società sempre più
caratterizzata da incertezza e com-
plessità e per soddisfare il diritto
della persona alla formazione e alla
inclusione sociale.
Il
Piano Nazionale di orientamento
,
avviato dal Ministero dell’Istruzione,
si sviluppa su più dimensioni, se-
condo le indicazioni europee e i re-
centi interventi normativi, di cui si
riportano solo i più significativi.
A LIVELLO EUROPEO:
1.
Nel
“
Memorandum per l’appren-
dimento permanente del 2000
”
viene superata definitivamente
la distinzione tra orientamento
scolastico, professionale e perso-
nale e l’orientamento viene indi-
cato come una opportunità ac-
cessibile a tutti in permanenza;
2.
la
Risoluzione sull’orientamento
del 2004
in cui si rafforza il ruolo
dell’orientamento nel sistema
d’istruzione e formazione e la ne-
cessità che tutti i sistemi scolasti-
ci e formativi dei Paesi europei
adottino riforme coerenti in tale
direzione;
3.
la
Raccomandazione del 2005 sul-
le competenze chiave
che tutti i
giovani devono acquisire entro
la fine dell’istruzione e formazio-
ne iniziale;
4.
la
Raccomandazione del 2006
sull’acquisizione di competenze
chiave e competenze trasversali/
trasferibili.
A LIVELLO NAZIONALE:
1.
la
Direttiva n. 487/1997,
in cui
esplicitamente si fa riferimento
all’orientamento come processo
lungo tutto l’arco della vita e alla
didattica orientativa come stru-
mento che tutte le discipline de-
vono utilizzare per realizzare un
apprendimento significativo e
duraturo;
2.
il
DPR n. 275/1999
– Regolamen-
to dell’autonomia, che oltre a
prevedere la definizione del Pia-
no dell’offerta formativa da par-
te dei docenti tutti, specifica che
“la determinazione del curricolo
tiene conto delle diverse esi-
genze formative degli alunni e
della necessità di garantire effi-
caci azioni di continuità e di
orientamento”;
3.
la
Legge n. 1/2007
e i successivi
decreti n. 21 e n. 22/2008
attuativi,
relativi alla definizione dei per-
