QUADERNI DI
ORIENTAMENTO
35
101
za letteraria sia più comprensibile
dell’esperienza vissuta.
Questo fatto viene provato me-
diante il coinvolgimento del lettore
nel processo di lettura, a cui parte-
cipa senza interessi personali che
scaturiscano dalle sue aspirazioni
o dal suo coinvolgimento, come è
invece caratteristico per una par-
tecipazione attiva in un’esperienza
vissuta direttamente. Le esperienze
dirette spesso oscurano o addirittu-
ra deformano la percezione, mentre
nella lettura il lettore ha una visuale
più ampia, segue gli avvenimenti
con distacco e senza coinvolgimen-
to diretto, il che gli permette di for-
mulare un giudizio più imparziale.
Altri ricercatori (Lesser, 1957; Slatoff,
1970: Holland, 1968 in 1973) cerca-
no di svelare gli effetti della lettura
più profondi e legati all’inconscio
tramite approcci psicoanalitici. “
La
lettura viene vista soprattutto come
una incessante ricerca e una confer-
ma della propria personalità e iden-
tità con l’ausilio dei temi personali,
sempre presenti in letteratura. Secon-
do questi autori la letteratura espri-
me le fantasie piacevoli del lettore in
una forma trasformata inmodo che il
lettore possa rispondere senza quelle
sensazioni negative alle quali tali fan-
tasie vengono associate nella vita re-
ale. In questomodo la letteratura può
operare anche come meccanismo di
difesa, e perciò i critici sottolineano il
fatto che la letteratura può avere una
funzione “curativa”, analoga alla psi-
coanalisi”
(Grosman, 2004, 67).
La letteratura è quindi una fonte
inesauribile di conoscenza e di sco-
perte sulla vita, perciò può essere di
aiuto nel superamento degli osta-
coli incontrati lungo il cammino o
può avvertirci della loro presenza.
Attraverso la letteratura il lettore
conosce se stesso, prende coscien-
za dei propri problemi e può svi-
luppare le capacità necessarie per
risolverli. Nonostante le numerose
influenze positive della lettura sul
singolo individuo, gli esperti nota-
no che si legge sempre meno. Pur-
troppo succede anche fra i giovani
che frequentano ancora la scuola.
Per questo motivo tutti coloro che
lavorano nel campo scolastico sti-
molano i giovani alla lettura. Con
uno stimolo sufficientemente po-
sitivo si vuole fare in modo che i
giovani diventino lettori per tutta
la vita. Non si deve dimenticare
però che proprio i lettori più svo-
gliati e/o i non-lettori hanno biso-
gno degli stimoli più positivi, altri-
Senza titolo
acquaforte, 1978
101