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QUADERNI DI
ORIENTAMENTO
logia ed impostazione è sostanzial-
mente debitrice. A partire dunque
da tali categorie concettuali gli
orientatori che hanno partecipa-
to ai Cantieri hanno condiviso una
modalità descrittiva delle diverse ti-
pologie di servizi erogabili in ragio-
ne della diversa categoria di utenti,
funzione, fase del ciclo di vita.
In particolare, tra le funzioni e ma-
cro-azioni orientative che vengono
enunciate nel documento di indiriz-
zo adottato dalla Giunta Regionale,
alcune in particolare assumono par-
ticolare rilevanza in considerazione
delle peculiarità della crisi. Mi riferi-
sco alla funzione così detta di ‘mo-
nitoraggio delle esperienze’, (tutte
quelle azioni orientative finalizzate
ad assicurare alla persona sostegno
e opportunità di verifica rispetto alle
esperienze formative o lavorative in
corso, specie nelle fasi di avvio. Più in
generale, per favorire la sua capacità
di esercitare un controllo attivo e di
prevenire fattori di rischio o insucces-
so) e, con riferimento a tale funzione,
a quella tipologia di macro-azioni
orientative così detta di ‘accompa-
gnamento al lavoro’. Attraverso tale
modalità dell’orientamento, in par-
ticolare, si ritiene di poter mettere a
disposizione dei lavoratori/lavoratrici
espulsi o in via di espulsione dai pro-
cessi produttivi una figura professio-
nale in grado di:
fungere da principale referente e
punto di coordinamento nella ge-
stione di un percorso che prevede
la pianificazione di diversi possibili
interventi, interfacciando soggetti
e ruoli diversi;
dare supporto, non senza l’ausilio
e la collaborazione con altre pro-
fessionalità (altri profili di orienta-
tore, altri operatori dei CPI, ope-
ratori privati, formatori, ecc.), alla
definizione, gestione e verifica di
un personale percorso di reinseri-
mento lavorativo, in grado di com-
binare fra di loro diversi strumenti
di politica attiva (voucher formati-
vo, tirocinio, bilancio di competen-
ze, ecc.), incentivi (bonus assunzio-
ne) e forme di supporto al reddito;
assicurare un approccio sufficien-
temente personalizzato ai fabbiso-
gni dei lavoratori e delle lavoratrici
e un uso il più possibile appropria-
to delle loro ‘doti’.
Conseguentemente a tali conside-
razioni, nella stessa DGR, la Regione
Umbria ha disposto di procedere, co-
erentemente con le procedure e me-
todologie del Sistema regionale degli
standard professionali, formativi e di
certificazione delle competenze, alla
definizione degli standard minimi
delle competenze distintive neces-
sarie alla gestione di quella specifica
tipologia di macro-azione orientati-
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Icaro
pietra nera di Gorizia, 1969
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