quaderni_34 - page 74

ORIENTAMENTO E SOCIETÀ
72
va, fra quante individuate nell’Atto di
indirizzo delle Azioni di Orientamen-
to, definita di ‘Accompagnamento al
lavoro’. Ciò, al fine di consentire sia il
riconoscimento della professionalità
di quanti, in diversi ambiti, hanno già
operato in questo campo dell’orien-
tamento, sia la formazione di coloro
che necessitano di completare il pro-
prio portfolio.
IN CONCLUSIONE
Naturalmente, nondobbiamopensa-
re o ripensare l’orientamento esclusiva-
mente in chiave di capacità di risposta
alla crisi. Ad esempio: ci sono altre ca-
tegorie di soggetti che continueran-
no a chiedere di essere supportati in
un processo di graduale crescita delle
loro competenzedi auto-orientamen-
to, che consenta loro di prepararsi
adeguatamente a future transizioni e
di progettare i loro percorsi; ci sono
altre categorie di soggetti, diverse da
quanti hanno perso il lavoro, che con-
tinuano a domandare speciali forme
di supporto e accompagnamento
all’ingresso nel mondo del lavoro (i di-
sabili, le fasce deboli) e così via.
Tuttavia, la crisi può rappresentare
un’utile occasione di vaglio per ra-
gionare su quanto si è fatto di buo-
no e di meno buono e su cosa si può
fare di meglio, anche in termini di
orientamento.
In particolare, in Umbria, la crisi
ha rappresentato l’opportunità per
procedere al consolidamento, da
parte della Regione, di un quadro
unitario di indirizzi, volto a favorire
la crescita di un’offerta di servizi di
orientamento:
in grado di accompagnare lo svi-
luppo della persona lungo l’intero
arco del suo ciclo di istruzione, for-
mazione e lavoro;
adeguatamente differenziata in ra-
gione dei diversi bisogni cui rispon-
dere e delle fasce di utenza, nonché
sotto l’aspetto dei modelli teorici di
riferimento, dellemetodologie ede-
gli strumenti impiegati;
coerente e confrontabile dal pun-
to di vista qualitativo;
visibile, trasparente e accessibile a
tutti gli utenti, in particolare quelli
più svantaggiati.
Antonietta Petetti
Responsabile sezione
Sperimentazione Servizio Politiche
attive del lavoro Regione Umbria
BIBLIOGRAFIA
Career Guidance
A handbook for policy makers,
OCSE 2004,
/
dataoecd/53/53/34060761.pdf.
CEDEFOP
Improving lifelong guidance policies
and systems,
CEDEFOP, 2005, www2.trainingvillage.
gr/etv/publication/download/
panorama/4045_en.pdf.
ISFOL
Orientare l’Orientamento: Modelli,
strumenti ed esperienze a confronto,
Franco Angeli, 2003.
GIRC
Processi e percorsi per un orientamento
di qualità,
Manuale GIRC,
doc/manualefinale.pdf.
Grimaldi A., Del CommutoA. (a cura di)
Dialoghi sull’orientamento. Dalle
esperienze ai modelli,
ISFOL, 2006.
Pombeni M.L., Vattovani P.
Centri dedicati per un sistema
integrato di orientamento. Differenze
per qualificare,
Franco Angeli, 2005.
Gerco F., Pavoncello D. (a cura di)
Accreditamento delle sedi orientative,
ISFOL, 2004.
Altizio R., Bresciani P.G.
L’accreditamento dei soggetti che
erogano servizi di orientamento: una
proposta di sistema regionale,
2007.
Agenzia Regionale del Lavoro e
1...,64,65,66,67,68,69,70,71,72,73 75,76,77,78,79,80,81,82,83,84,...124
Powered by FlippingBook