quaderni_34 - page 65

QUADERNI DI
ORIENTAMENTO
63
stinguersi nel proprio ambito. Se,
alla distanza, tale mondo ci sem-
bra possedere un qualche grado di
perduta armonia è perché il rumore
dei conflitti e il peso delle sofferen-
ze individuali ad esso legate non
solo sono lontani nel tempo ma,
soprattutto, sono molto diversi da
quelli con i quali devono confron-
tarsi i giovani del nostro tempo e
del nostro Paese. I migliori fra i quali
patiscono sulla propria pelle la bru-
ciante contraddizione tra la crescita
generalizzata delle aspettative di
miglioramento sociale e professio-
nale, anche in conseguenza del più
alto investimento in istruzione rea-
lizzato rispetto alle generazioni pre-
cedenti, e le prospettive disegnate
dagli indici di mobilità (pressoché
bloccata) e dalle rituali evocazioni
di una società del merito.
Alla salutare rottura di un quadro
di aspettative di ruolo sociale e pro-
fessionale rigidamente predetermi-
nate in funzione della classe socia-
le e del genere di appartenenza, fa
dunque da contrappeso la consa-
pevolezza diffusa che le possibilità
di trovare un buon lavoro e di farsi
strada nella carriera professionale,
possono dipendere in misura pre-
ponderante dallo status sociale ac-
quisito per nascita, e dalla rete di
relazioni ed appartenenze di cui, a
motivo di ciò, si può disporre, piut-
tosto che dalla qualità delle scelte
fatte in termini di istruzione e for-
mazione e dai risultati consegui-
ti. Alla luce di ciò, come prendere
davvero sul serio le dichiarazioni sul
ruolo sociale dell’orientamento?
Seconda riflessione
: per alcuni
aspetti, la possibilità di offrire una
sponda professionale al corso di
quella riflessione su di sé, di cui cia-
scunoèchiamatoa farsi responsabil-
mente carico, è resa apparentemen-
te meno significativa e comunque
più problematica dall’assunto per
cui, in questo contesto, “
condursi ra-
zionalmente significa lasciar aperte
quante più opzioni possibile
„, men-
tre “
conquistare un’identità che una
volta per tutte offre coerenza e conti-
nuità, significa sbarrare delle opzioni
o precluderle in anticipo
4
. Persino la
triade
flessibili, occupabili, adattabi-
li,
che condensa in sé dieci anni di
onorabilissime politiche europee
per l’occupazione, potrebbe essere
assunta come il marchio di fabbrica
di una generazione di giovani edu-
cati all’idea che la precarietà è la
sola cosa permanente.
In questa prospettiva, la risposta
di migliore adattamento sembra ri-
assumersi nella capacità di navigare
Uomo che dorme tra gli sterpi
ceramica invetriata, 1962
1...,55,56,57,58,59,60,61,62,63,64 66,67,68,69,70,71,72,73,74,75,...124
Powered by FlippingBook