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ORIENTAMENTO E SOCIETÀ
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Aurora
bronzo, 1974
vi ripercussioni economiche per la
struttura attuatrice), dall’altro, non
sono ancora chiare e condivise le
finalità e gli obiettivi di questi mo-
menti di orientamento.
In altre parole, alcune strutture for-
mative temono che la realizzazione
di un percorso di orientamento vero
e proprio (nel quale si lavora attiva-
mente in relazione costruzione di
un progetto professionale) rischi di
Ryan (2000) e la teoria della casualità
pianificata di Krumboltz (1999). Se-
condo la teoria della self-determina-
tion, il benessere è il risultato della
soddisfazione di almeno tre bisogni
psicologici di base: il bisogno di au-
tonomia (sentirsi libero in ciascuna
azione), di competenza (sentirsi ca-
pace) e di relazione (sentirsi connessi
ad altri) e, secondo Quaglino (1999),
fa riferimento alla percezione di po-
ter essere liberi nelle proprie scelte
e nelle proprie azioni. Deci e Ryan
(2000) ritengono che l’autodetermi-
nazione possa essere definita come
una propensione che conduce gli
individui ad impegnarsi in alcuni
comportamenti, agendo per scelta
piuttosto che per obbligo o costrizio-
ne. In altre parole, una persona può
considerarsi autodeterminata quan-
do agisce autonomamente, quando
il suo comportamento è autoregola-
to e quando è lei stessa a decidere di
compiere delle azioni e fare in modo
che accadano.
La teoria della casualità pianificata
nasce da alcune considerazioni di Ca-
bral e Salomone (1990), i quali han-
no messo in evidenza la necessità di
aiutare le persone ad individuare gli
effetti del caso e di sviluppare strate-
gie adeguate a gestire l’imprevisto.
Similmente, Scott e Hatalla (1990)
hanno sottolineato il ruolo gioca-
to dai fattori casuali e la necessità
di un modello di
decision-making
professionale che consenta di inte-
grare aspetti programmabili e non,
evidenziando, inoltre, il vantaggio di
includere il caso nella scelta. La teoria
della casualità propone l’utilità della
creazione e della trasformazione di
eventi inaspettati in opportunità di
apprendimento (Krumboltz, 1999).
I termini
casualità
e
pianificata
sono
stati accostati, volontariamente, allo
scopo di formare un ossimoro, in
quanto l’obiettivo alla base dell’inter-
vento è quello di aiutare la persona a
generare, riconoscere ed incorporare
gli eventi casuali, nello sviluppo della
propria carriera. Secondo questa pro-
‘far cambiare idea’ ai partecipanti,
aumentando il numero di ritiri dal
corso (questo la dice lunga sulle
modalità con cui vengono reclutati i
partecipanti a tali percorsi formativi).
PRESUPPOSTI TEORICI
Alla base del percorso ‘Appunti di
viaggio’ ci sono due modelli: la teo-
ria della self-determination di Deci e
1...,68,69,70,71,72,73,74,75,76,77 79,80,81,82,83,84,85,86,87,88,...124
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