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QUADERNI DI
ORIENTAMENTO
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Gong da Hiroshima
fusione in bronzo, 1961
paura di incontrare i ragazzi… di in-
namorarmi.„
“Io avevo un sogno: volevo ballare,
ho fatto danza classica per tre anni,
ho smesso…forse …perché ho visto
la realtà troppo presto! I miei geni-
tori si sono separati… Vorrei che il
papà facesse il padre e si assumesse
tutta la responsabilità.„
Si possono intuire, da queste pa-
role, quali sono i fili che costituisco-
no la trama del processo di crescita
di questi ragazzi:
Il
futuro
connotato da un senti-
mento ambivalente: da un lato
c’è la speranza che qualche cosa
di buono avverrà, ci sono aspet-
tative e sogni; dall’altro il futuro
fa paura perché non si sa bene
che cosa si diventerà; un futuro
che evidenzia l’incertezza e la
precarietà del presente.
La
metamorfosi
del corpo e del
pensiero come timore e desiderio
di trasformazione.
La
confusione
che accompagna la
ricerca di una propria identità.
La
rabbia
collegata alla difficoltà
di elaborare la propria angoscia.
La
separazione
concreta dei geni-
tori che rimanda al processo di in-
dividuazione dai genitori, ovvero
al problema della rielaborazione
interna del rapporto con la cop-
pia genitoriale.
Infine, il desiderio di uno
spazio di
ascolto
dove poter pensare insie-
me ad un adulto competente la
propria situazione.
La richiesta di ascolto da parte
degli adolescenti è, prima di tutto,
ricerca di un adulto competente al
quale poter raccontare la propria
storia, rivolgere domande ed espor-
re dubbi riguardanti la propria cre-
scita, ma è anche ricerca di qualcuno
che lo possa sostenere e legittimare
nel processo di ricerca di autonomia
e individuazione personale. Al di là
dell’atteggiamento a volte scostan-
te, indifferente e provocatorio, i ra-
gazzi in realtà esprimono inconsa-
pevolmente un profondo bisogno
di riconoscimento e di ammirazione
proprio da parte degli adulti per
loro significativi. Questa esigenza
indica la necessità di essere apprez-
zati e incoraggiati nel momento in
cui cercano faticosamente di distin-
guersi e individuarsi sempre più
come persone.
Considerando l’adolescenza lo svi-
luppo naturale di crescita e di tran-
sizione dall’infanzia all’età adulta,
questo contributo presenta una si-
tuazione di crisi normale, non pato-
logica, che ci consente di osservare
alcuni processi evolutivi momen-
taneamente inceppati che, grazie
all’azione di consulenza realizzata a
scuola, hanno potuto riavviarsi e ri-
prendere il loro percorso di crescita.
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