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QUADERNI DI
ORIENTAMENTO
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è percepito con una funzione dire-
zionale, ma non direttiva; regolativa
ed epistemica: è chi facilita il pensie-
ro, chi stimola e regola il dialogo, chi
supporta la comunità anche nell’in-
treccio delle diverse relazioni che si
instaurano e di dinamiche che in essa
avvengono. Egli valorizza le concet-
tualizzazioni spontanee degli alunni,
le rilancia e le ridiscute nel gruppo,
consapevole del potere generativo
che esse hanno. Asseconda le idee
che emergono nella comunità e sor-
regge il progressivo affinamento
della conoscenza attraverso l’uso di
strategie proprie della competenza
esperta. Gli studenti inoltre colgono e
apprezzano la collegialità del docen-
te: il lavoro collaborativo è ritenuto
fondamentale in quanto consente, da
un lato di condividere la progettualità
educativa e dall’altro di superare i ri-
schi della frammentazione dei saperi.
Riflettendo sulla funzione tutoriale
assunta dal docente è interessante
notare come essa muti nel corso dei
differenti segmenti scolastici, rispon-
dendo in questo modo alle diverse
esigenze evolutive degli alunni: da
una funzione guida della scuola pri-
maria, a unamaggiormente orientata
a sostenere gli aspetti cognitivi e me-
tacognitivi che caratterizza la scuola
secondaria di primo grado, a una di-
retta progressivamente a sostenere
il soggetto nella scelta e ad aprirlo
verso il mondo esterno che contrad-
distingue la scuola secondaria di se-
condo grado.
Utilizzando la metafora, possiamo
visualizzare il ruolo assunto dal do-
cente della scuola primaria in una
robusta
colonna
: egli è chi sorregge,
guida e governa con coerenza ed
equità il gruppo classe; è abile nel
mettere in atto azioni di supporto e
ancoraggio, nell’indirizzare e guidare
da vicino l’apprendimento dei suoi
alunni. Questo modo di percepire il
docente cambia nella scuola supe-
riore di primo grado nella quale af-
fiora la ricerca e la preferenza di un
insegnante che sia in grado di coin-
volgere gli studenti nello studio della
sua disciplina attraverso esperienze
concrete, discussioni e riflessioni su-
gli argomenti proposti; è un docente
sperimentatore
, che funge da model-
lo, supporto e aiuto indicando me-
todi, strategie e procedure efficaci
per lo studio e l’apprendimento. Gli
studenti ricercano nell’insegnante un
punto di riferimento che li supporti a
vedere chiaro in loro stessi, un ponte
fra il conosciuto e il nuovo da scopri-
re, la certezza di ciò che esiste e la
ricerca di ciò che potrebbe essere (è
speculare a ciò che sta avvenendo in
loro). Infine, nella scuola secondaria
di secondo grado il docente assume
la funzione di un
mentore
, di chi ac-
compagna la conoscenza non solo
nell’ambito scolastico ma che gra-
dualmente e progressivamente apre
al contesto extrascolastico sostenen-
do lo studente nel viaggio alla ricerca
di sé e del proprio progetto di vita. Il
suo ruolo assume via via caratteristi-
che diverse dovute alla progressiva
maturazione dello studente passan-
do da una funzione più focalizzata
sulla dimensione cognitiva e di or-
ganizzazione dello studio (in classe
seconda) ad una funzione chiave nel
supportare lo studente a conoscere
e a esplorare anche l’esterno. È un
consigliere fidato, una guida saggia,
un precettore; è chi conosce le op-
portunità disponibili dentro e fuori
l’aula e le discute per aiutare i singoli
a costruirsi piani di sviluppo indivi-
duali, rimanendo a disposizione per
eventuali rivalutazioni. È chi ascolta e
dà consigli, quando sono richiesti, chi
si adopera per favorire nello studente
la consapevolezza delle proprie azio-
ni assumendosene il controllo e la re-
sponsabilità delle proprie scelte.
Roberta Focchiatti
Ricercatrice dell’Agenzia Nazionale per
lo Sviluppo dell’Autonomia Scolastica
Nucleo territoriale del Veneto
Docente a contratto presso la Facoltà
di Scienze della Formazione
Università di Padova
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