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QUADERNI DI
ORIENTAMENTO
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messa in atto di comportamenti fi-
nalizzati a rendere più produttivo
l’apprendimento scolastico. Com-
prendono di non saper organizza-
re il materiale, il proprio lavoro e
di non essere flessibili nello studio
anche se si percepiscono migliorati
nell’autocontrollo dei propri aspetti
emotivi, nell’attenzione e nella con-
centrazione. Questo andamento dei
dati potrebbe testimoniare un più
alto realismo dei soggetti e risentire
del lavoro sullo studio che caratte-
rizza la scuola secondaria di primo
grado: gli alunni sono entrati in
questa dimensione, ma sono anche
molto critici in quanto avvertono
l’importanza di potenziare le abilità
di studio e, allo stesso tempo, colgo-
no che il processo è ancora in atto e
l’acquisizione delle strategie non è
consolidata. Questa interpretazione
può trovare conferma nel migliora-
mento registrato in entrambi i grup-
pi in relazione all’
atteggiamento ver-
so lo studio
, segno di una percezione
di impegno in ambito scolastico e di
volontà a riuscire.
Tuttavia, allo stesso tempo dimi-
nuisce, in entrambi i gruppi, l’
at-
teggiamento di disponibilità verso
la scuola,
segnale di una difficoltà
percepita nell’inserimento in clas-
se e nella capacità di conciliare il
tempo libero con gli impegni di
studio. Questo dato, che sembra
contrastare i precedenti, testimonia
l’ambiguità del preadolescente: da
un lato egli innalza le sue richieste
di apprendimento alla scuola e si
avverte impegnato nell’acquisire
nuove abilità; dall’altro sviluppa
atteggiamenti negativi riguardo
alla scuola e a se stesso e dimostra
ansia nei confronti delle richieste
che la scuola gli muove, nonché
difficoltà a conciliare gli impegni
scolastici con quelli extrascolasti-
ci. Comportamenti ambivalenti e
contradditori che caratterizzano i
ragazzi nel loro oscillare tra il voler
essere guidati e la richiesta di com-
pleta autonomia; tra il voler cresce-
re, diventare adulti, e il desiderio di
rimanere “piccoli” e di avere qualcu-
no che da vicino indichi loro il per-
corso da intraprendere.
Nell’ambito dei
Processi decisio-
nali e attributivi
diminuisce, anche
se non a livelli di significatività sta-
tistica, l’attribuzione interna e sale
l’attribuzione esterna. Questo dato
sembrerebbe confermare la per-
cezione realistica del soggetto che
non avvertendosi del tutto efficace
nello studio, aumenta le sue richie-
ste di apprendimento alla scuola
dalla quale si aspetta strumenti e
metodi di supporto, che garantisca-
no il suo successo scolastico e siano
utili a migliorare le proprie capacità
cognitive e metacognitive.
Gli studenti della scuola secondaria di secondo grado
Principali evidenze riscontratenegli alunni della scuola secondariadi secondogrado
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