quaderni_34 - page 11

QUADERNI DI
ORIENTAMENTO
34
9
zare in classe e riflettere sulle azioni
agite negoziandone i significati.
Dalle evidenze empiriche della
ricerca sono scaturite importanti
riflessioni utili a tutti coloro che a
vario titolo s’interessano di orien-
tamento: insegnanti, psicologi, for-
matori, ricercatori, politici. Da un
lato, è possibile osservare quali di-
mensioni dell’orientamento si sono
modificate a seguito delle prassi
didattiche attivate; dall’altro con-
siderare, a livello qualitativo, quali
processi la sperimentazione ha av-
viato non solo negli studenti, ma
anche sui loro docenti in termini di
accresciuta professionalità e rifles-
sività professionale. Tutto questo
nella consapevolezza che la verifica
empirica e la valutazione qualitativa
dei risultati e del processo formati-
vo attivato possono consentire non
solo l’individuazione e la diffusione
di buone pratiche, ma, soprattutto,
l’innesto, all’interno dei contesti for-
mativi, di importanti osservazioni
utili ad implementare e sostenere
altre azioni future.
METODO
1. Obiettivo
L’obiettivo principale della ricerca è
di verificare sperimentalmente l’effi-
cacia orientativa di attività progettate
e realizzate dalle scuole, tese a favori-
re la partecipazione attiva e consape-
vole degli alunni ai processi educativi
e formativi con particolare riguardo a:
didattica orientativa;
funzione tutoriale nella dimensio-
ne specifica dell’orientamento;
portfolio delle competenze.
I docenti delle classi sperimentali,
grazie al sostegno offerto dai ricerca-
tori e alla possibilità di confronto con
colleghi di altre scuole, progettano e
realizzano nelle proprie classi percor-
si longitudinali di attività orientative
che non si connotano come segmenti
aggiuntivi, ma rientrano a pieno titolo
nei curricoli di studio
3
.
L’efficacia di tali pratiche è rilevata
confrontando i risultati conseguiti nel
test e nel retest dai gruppi sperimen-
tali e dai gruppi di controllo; questa
verifica consente di affermare o con-
futare sperimentalmente la compa-
tibilità, l’efficacia e la funzionalità dei
percorsi formativi orientativi realizzati
e quindi discutere le pratiche efficaci.
2. La scelta delle variabili
Nella scelta delle variabili si fa riferi-
mento a un modello teorico che pro-
spetta una
visione globale e integrata
dell’orientamento
. Il richiamo è alla
persona nella sua globalità, conside-
rata in rapporto non solo a interessi,
abilità, motivazioni, caratteristiche
personali, ma anche all’insieme di
fattori ambientali e sociali che influ-
iscono nel suo sviluppo personale e
Figura 2:
Variabili che
intervengono
nel processo di
orientamento (M.R.
Mancinelli 2002)
1...,2,3,4,5,6,7,8,9,10 12,13,14,15,16,17,18,19,20,21,...124
Powered by FlippingBook