INFORMA
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piano di lavoro dove l’esercizio delle
diverse competenze degli operatori
aveva la funzione di supportare tutti
gli interventi messi in atto guidan-
do, veicolando, o riducendo le ester-
nazioni dei ragazzi verso una risolu-
zione del problema. Iniziava così la
programmazione del Laboratorio
“
Lavorare insieme”.
LE FINALITÀ
PROGRAMMATICHE DEL
GRUPPO DI LAVORO
Questo laboratorio doveva essere
un contenitore, all’interno dello spa-
zio scolastico, che per varie proble-
matiche veniva rifiutato o progressi-
vamente abbandonato dal gruppo
dei ragazzi, che non lo vivevano più
come un territorio in cui crescere in
armonia con gli altri.
Crescere assieme agli altri signi-
fica rientrare nella vita scolastica e
comunicare con i propri compagni,
insegnanti, operatori; per proporsi
come parte integrante della società
scolastica questi ragazzi dovevano
riconoscerne
le regole
, accrescere un
personale
impegno
in ogni attività
proposta,
produrre
degli elaborati
specifici che avrebbero avuto una
valenza didattica e quindi una valu-
tazione finale.
La metodologia adottata offriva
tecniche per poterlo fare in ambiti
espressivi diversi: corporeo, dell’im-
magine, musicale e letterario/poeti-
co.
Sono stati fissati i tempi e l’organiz-
zazione dei lavori: a ciascun ragazzo
è stato fornito un modulo con fina-
lità, calendario e tipologia dei lavori
e richiesta di consenso alla famiglia
con liberatoria per la produzione di
immagini fotografiche.
L’autorizzazione della famiglia costi-
tuiva un accordo, ma riallacciava an-
che un contatto oltre ad essere neces-
sariaper informaree chiarire l’attività e
le rispettive responsabilità.
GLI OBIETTIVI
Questi ragazzi dovevano tornare a
comunicare e dunque l’eterogeneità
del gruppo doveva trasformarsi non
in una difficoltà, ma in un veicolo per
la ricerca della modalità di autopre-
sentazione: il singolo doveva trovare
risposte nel gruppo e il gruppo do-
veva produrre un elaborato finale
nel rispetto delle espressioni di tutti.
A questi alunni, che non fruivano
della scuola come luogo dell’acquisi-
zione dei saperi e impiegavanomale
il loro tempo, si doveva richiedere
uno sforzo maggiore: la frequenza
del laboratorio in ore pomeridiane
ed eventuali compiti domestici di
completamento.
Bottega di paese
olio su tavola, 1963