INFORMA
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speciali l’acidità o basicità di alcu-
ni liquidi nell’aula di scienze, farne
una scala da riportare alla propria
scuola. Ancora più forte l’entusia-
smo, nei laboratori di odontotec-
nica, nel “coprire” protesi con cere
speciali o nel disegnare con mezzi
multimediali oggetti meccanici.
Attento lo scambio, in lingua fran-
cese, di interventi all’interno di
una conversazione legata al vissu-
to quotidiano.
Questi sono gli obiettivi raggiun-
ti:
dirigere e pianificare la propria
formazione;
potenziare le proprie compe-
tenze;
scegliere consapevolmente la
scuola superiore;
essere disponibili al pensiero
operativo.
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CONSIDERAZIONI FINALI
Questi laboratori si sono di-
mostrati un’opportunità sia or-
ganizzativa sia metodologica in
quanto hanno indicato un tipo di
insegnamento fatto di ricerca e
di “fare materiale”, un apprendi-
mento organizzato su progetti da
realizzare dei quali essere prota-
gonisti. In questo contesto è stata
abbandonata la logica semplice
del riprodurre i saperi e si è dato
spazio alla reinvenzione delle co-
noscenze. Ciascun alunno ha fatto
“suoi “ i nuovi saperi perché questi
ultimi erano collegati a conoscen-
ze già possedute. Come, dunque,
possiamo definire le conoscen-
ze nell’attivazione di esperienze
laboratoriali? Sintetizziamole in
queste formule:
Natura morta
olio su tela, 1974