QUADERNI DI
ORIENTAMENTO
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come attività per stare in compagnia
di amici, senza regole ed obblighi
(in-
dice di coerenza interna pari a .74); il
settimo fattore, composto da 2 item,
contiene affermazioni a proposito
dell’
utilità dello studio per lo sviluppo
di conoscenze e l’acquisizione di matu-
rità
(indice di coerenza interna pari a
.65); l’ottava e la nona dimensione, in-
fine, raggruppano tre item ciascuna,
e rappresentano la
definizione di lavo-
ro
, rispettivamente
come soddisfazio-
ne psicologica
(indice di coerenza in-
terna pari a .68) e
come fatica
(indice
di coerenza interna pari a .61).
I TRAINING, PROGRAMMI
DI INTERVENTO
Come gia sottolineato nel prece-
dente articolo,
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le difficoltà degli
adolescenti nella presa di decisione
possono essere superate attraverso
adeguati percorsi formativi, i quali
necessariamentedevono tener conto
delle peculiarità di ciascun individuo:
gli studenti indecisi e insicuri sulla
propria scelta scolastico-professio-
nale sembrano meritare attenzioni
diverse rispetto ai mediamente deci-
si e sicuri, da parte dei consulenti di
orientamento, tenendo sempre pre-
sente che le competenze necessarie
per prendere una decisione sono
risorse di fondamentale importanza
per lo sviluppo adattivo dello studen-
te, soprattutto nel caso in cui il livello
di indecisione risulti elevato (Pertoldi,
2008).
Il GOFER può rappresentare un
esempio di programma esaustivo per
l’insegnamento del
decision-making
.
GOFER è il frutto del lavoro di un
gruppo di psicologi ed insegnanti
della Flinders University di Adelai-
de (Australia) e dell’opera di adat-
tamento e contestualizzazione alla
realtà italiana del gruppo di lavoro
del Laboratorio di Ricerca ed Inter-
vento sull’Orientamento alle Scelte
(LaRIOS) dell’Università di Padova,
che lo ha sperimentato con successo
in varie scuole d’Italia. È articolato in
due curricoli (
Principi di base
e
Appro-
fondimenti
) e si rivolge a studenti del-
le scuole medie inferiori, chiamati a
scegliere il proprio percorso scolasti-
co successivo, e delle scuole superio-
ri, che in momenti diversi si trovano
di fronte al problema della scelta di
un corso di formazione professiona-
lizzante, uno post-diploma o univer-
sitario. Il corso si basa sull’ipotesi che
la crescita personale dei giovani può
trarre giovamento dal potenziamen-
to delle abilità di
decision-making
: il
termine “GOFER”, infatti, è un acroni-
mo che viene usato per sintetizzare
le sette fasi del
decision-making
vi-
gilante (stile adattivo) in modo facil-
mente comprensibile. La lettera G sta
per
Goals
, e riguarda gli obiettivi e i
valori fondamentali per la persona; la
O sta per
Options
, ovvero il prendere
in considerazione il numero più am-
pio possibile di alternative; F sta per
Facts
, “fatti”, e riguarda la ricerca di
informazioni sulle alternative; E sta
per
Effects
, e riguarda l’analisi delle
conseguenze positive e negative di
ogni opzione; R sta per
Review
, ov-
vero l’attività necessaria ad imple-
mentare quanto scelto. Il GOFER non
comprende un’analisi specifica delle
condizioni che possono comportare
l’adozione di uno stile decisionale,
ma punta l’attenzione su descrizioni
dettagliate di ciascuno stile, su indi-
cazioni utili a identificarli e sulle mo-
dalità che possono essere utilizzate
per evitare il ricorso agli stili disadatti-
vi di evitamento, ipervigilanza e pro-
crastinazione, qui chiamati “
Goofer
”. I
materiali sono stati pensati per inse-
gnare in modo divertente e accatti-
vante: nel racconto delle vicissitudini
di Gofer, una ragazzina alle prese con
le problematiche tipiche della sua
età, lo studente può riflettere su se
stesso e confrontarsi con il resto della
classe. Gofer, rappresentata a mo’ di
vignetta, è il personaggio guida che
accompagna lo studente nel percor-
so didattico, presentando esercita-
zioni, problemi decisionali da affron-