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QUADERNI DI
ORIENTAMENTO
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scegliere alcune, mentre altre
erano obbligatorie; erano tutte
composte da una frase fissa de-
scrittiva e fornite da una scelta
di aggettivi opportunamente
graduati che i ragazzi dovevano
scegliere; era prevista anche una
slide che chiedeva di descrivere
una proposta di lavoro per un im-
maginario ultimo giorno di labo-
ratorio.
I RISULTATI E LA
PRODUZIONE
La valutazione del progetto mette
in luce i seguenti risultati: erano stati
segnalati per questo specifico labo-
ratorio sedici alunni, tutti rischiavano
la non ammissione alla classe o ciclo
successivo, quattro erano ripetenti a
causa delle protratte assenze e più
volte segnalati all’autorità compe-
tente nei precedenti anni scolastici
ed altri avevano una frequenza mol-
to saltuaria, tredici erano ripetenti e
otto di questi erano pluriripetenti
e nel corso del primo quadrimestre
le sollecitazioni e i metodi usati non
davano risultati. Hanno aderito al La-
boratorio tredici famiglie di cui die-
ci alunni hanno portato a termine i
lavori somministrati. Di questi, otto
alunni erano di terza media, cinque
sono stati ammessi e licenziati. Dei
due alunni di prima e seconda che
hanno portato a termine i lavori
assieme al gruppo, uno è stato am-
messo alla classe successiva, l’altro
ha mostrato un impegno ancora
inadeguato. Del gruppo che non ha
aderito o ha frequentato solo i primi
incontri sono stati promossi solo tre
su sei, di cui uno a maggioranza.
Questi sono i numeri, rimangono
dei risultati e dei dati che non sono
facilmente registrabili sotto forma di
numero, ma che sono sicuramente i
più importanti e di grande validità;
per la valutazione di questi dati sono
stati predisposti altri sistemi: la stesu-
ra dei verbali degli incontri, la ripresa
filmata e fotografica di alcuni mo-
menti specifici e la loro archiviazione
in CD, la produzione di un video che
presentasse e riassumesse questi
momenti, i giudizi analitici per alun-
no a fine laboratorio in occasione
degli scrutini, l’archiviazione dei pro-
dotti dei ragazzi, sia cartacei sia mul-
timediali
ed inoltre i ragazzi ammessi
hanno portato e discusso all’esame il
loro powerpoint.
Vorrei concludere sottolineando
che proprio a causa del carattere
sperimentale di questa esperienza,
gli operatori sono sempre stati mol-
to attenti a contenerla entro i confini
delle rispettive competenze per po-
ter controllare, governare e ridimen-
sionare le manifestazioni dei ragazzi,
anche quelle emotive, fortemente
coinvolgenti per il gruppo; è stata
nostra particolare cura incontrarci e
valutare sistematicamente le proce-
dure alla luce degli avvenimenti. Si
può affermare che il gruppo dei ra-
gazzi e quello degli operatori hanno
agito coerentemente alle situazioni
e che per i partecipanti il laboratorio
è stato sicuramente efficace su molti
e diversi livelli.
Tiziana Bevilacqua
Ist. Comprensivo “Divisione Julia”
Trieste
1
La dott.ssa Chiara Busato,
psicologa del Servizio istruzione e
orientamento della regione, il dott.
Giovanni Ambrosino pedagogista
clinico, la dott.ssa Tatiana De Grassi
psicologa.
2
Durante il mese di marzo 2007.
3
In questi lavori era sempre
presente il dott. Ambrosino e la prof.
Lovallo, io svolgevo invece le attività
di coordinamento del progetto
Dispersione. Insieme, tutti e tre gli
operatori, abbiamo coordinato le
attività dei sei pomeriggi dalla fine di
marzo ai primi di maggio.
NOTE
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